Oristano, riunione decisiva contro i tagli alle autonomie scolastiche

La Conferenza provinciale di Oristano si oppone ai tagli delle autonomie scolastiche, evidenziando disuguaglianze e chiedendo una legge regionale per garantire il diritto allo studio nelle comunità più piccole.
Immagine generata con AI

La mattinata di oggi a Oristano è stata caratterizzata da una riunione importante, in cui la Conferenza provinciale ha espresso forte contrarietà all’ulteriore ridimensionamento delle autonomie scolastiche. Questo incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti della Provincia, dei comuni locali, delle istituzioni scolastiche e delle organizzazioni sindacali, uniti in un documento che sottolinea l’unanimità della posizione contro le nuove Linee guida regionali.

Critica ai tagli nelle scuole oristanesi

Durante la riunione, tenutasi nella sala consiliare di via Senatore Carboni, è emersa una significativa preoccupazione per i danni che i tagli potrebbero causare all’offerta formativa nel territorio oristanese. Questa situazione è stata sollevata in un incontro precedente, tenutosi a Cagliari, alla II Commissione regionale “Lavoro, cultura e formazione professionale”, con la partecipazione di alcuni sindaci e rappresentanti sindacali, oltre ai consiglieri regionali Alessandro Solinas e Antonio Solinas. I rappresentanti hanno messo in evidenza come il piano di ridimensionamento colpisca in modo specifico le scuole di Oristano, creando una disparità rispetto a quanto avviene in altre province della Sardegna.

La conferenza ha sottolineato la necessità di una valutazione attenta e di un confronto aperto, dato che le misure proposte evidenziano una netta disuguaglianza di trattamento nella distribuzione delle risorse. Il focus è stato posto sull’impatto che il taglio delle autonomie scolastiche avrà sulle comunità più piccole, che già faticano a garantire un accesso equo alla formazione.

La richiesta di una legge regionale

Il tema della necessità di una legge regionale specifica è stato ribadito con forza. Battista Ghisu, amministratore straordinario della Provincia, ha dichiarato che tali interventi sono fondamentali per garantire il diritto allo studio in tutti i comuni, in particolare quelli più piccoli. Ghisu ha affermato che è imprescindibile aprire un dialogo con le forze politiche a vari livelli, le dirigenze scolastiche e le parti sociali per trovare una soluzione che tuteli l’istruzione nel territorio.

L’adozione di una legislazione mirata potrebbe essere la chiave per garantire che i comuni più piccoli non siano trascurati nel panorama scolastico regionale, permettendo così un’offerta formativa più ricca e variegata. È necessario trovare un punto di incontro che possa stimolare un interesse collettivo verso le sfide che le piccole scuole affrontano.

La riunione ha segnato un passo importante nella lotta contro i tagli alle scuole in Oristano, con un’unità d’intenti che potrebbe rivelarsi cruciale nel processo decisionale futuro. Con l’avvicinarsi della chiusura dell’anno scolastico e l’inevitabilità di una pianificazione futura, il tema rimane di rilevanza assoluta per il futuro educativo della provincia. La mobilitazione di tutti gli attori coinvolti sembra essere la strada giusta per affrontare questa critica situazione.

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