La recente ristrutturazione della chiesa di Santa Maria Assunta a Cabras ha suscitato sorpresa e discussione tra i fedeli. Ieri sera, durante la cerimonia di riapertura, molti hanno notato l’assenza del simulacro di San Salvatore dalla Cappella delle Anime, un elemento significativo per la comunità cabrarese. In sua sostituzione, è stato allestito un piccolo presepe, decisione che ha attirato l’attenzione di numerosi presenti. Cerchiamo di fare chiarezza su quanto accaduto e sulle future disposizioni riguardanti il simulacro.
La situazione attuale del simulacro di San Salvatore
Monsignor Giuseppe Sanna ha rassicurato i fedeli riguardo alla temporanea assenza della statua di San Salvatore, spiegando che attualmente il simulacro è custodito in sagrestia. L’intenzione è quella di riportarlo nella cappella al termine di lavori specifici che prevedono la realizzazione di una balaustra per garantirne la protezione. Questi lavori saranno eseguiti dalla stessa ditta responsabile della recente ristrutturazione della chiesa, segno di continuità nella cura dell’edificio sacro.
Il piano prevede un evento solenne per il ritorno del santo, che rimarrà dunque visibile alla comunità in una nuova sistemazione protetta, a differenza dell’enorme edicola in vetro e legno che lo ospitava in passato. La decisione di posizionare un presepe nella Cappella delle Anime è stata necessaria a causa di un inconveniente legato a una presa elettrica in un’altra area della chiesa, dove si era inizialmente pensato di allestire il presepe.
Le modifiche alla Cappella delle Anime
La Cappella delle Anime, che ha vissuto questi cambiamenti, è ora al centro di un rinnovato interesse. La decisione di posizionare un presepe al suo interno, sebbene temporanea, riflette la volontà di mantenere viva la tradizione delle rappresentazioni natalizie e di benedire la comunità in un periodo significativo dell’anno. L’assenza della statua di San Salvatore ha aperto un dibattito tra i fedeli, molti dei quali si interrogano sul futuro della cappella e sulla presentazione della statua.
La questione dell’edicola e della statua di Giovanni Marghinotti
Un aspetto poco noto ma di grande rilevanza per la storia e l’arte di Cabras è la vicenda dell’edicola che custodiva il quadro attribuito a Giovanni Marghinotti. La Soprintendenza archeologica ha disposto il suo spostamento dopo aver notato che il prezioso dipinto era oscurato dall’edicola, un particolare che era sfuggito all’attenzione della cittadinanza fino a quel momento.
Questa decisione è stata presa pochi giorni prima dell’inizio dei lavori di manutenzione della pavimentazione della chiesa, suscitando un’ampia discussione e creando nuove aspettative tra i cittadini riguardo alla valorizzazione del patrimonio artistico locale. L’attenzione rivolta a questi particolari suggerisce una volontà di preservare la storia e la cultura della comunità, garantendo che ogni modifica sia effettuata con il giusto rispetto per il passato.
La storia della chiesa di Santa Maria Assunta e le sue recenti trasformazioni rappresentano solo alcuni dei punti di riferimento per i cabraresi, che continuano a mantenere viva la tradizione religiosa e culturale della loro comunità.