A Sennori, un’innovativa iniziativa ha preso vita dall’unione tra la tradizione culinaria e l’artigianato locale. L’idea, che ha dato origine a Filos, rappresenta un segnale di come le tradizioni antiche possano trasformarsi in opere d’arte contemporanee. In questo progetto, la pasticcera Gianfranca Dettori, ispirata dalla sua esperienza nel preparare il dolce tipico sardo, ha creato una linea di gioielli che racchiude l’essenza della Sardegna. Attraverso l’uso di materiali come la pasta filata, la seta e il corallo, il progetto offre un connubio perfetto tra design e cultura.
L’ispirazione dietro il progetto Filos
La nascita di Filos è avvenuta quasi per caso, mentre Gianfranca Dettori stava preparando delle cialde di pasta filata per un dolce tradizionale. Lo scarto di materiale, piuttosto che venire buttato, ha suscitato in lei un’idea creativa: conservare i ritagli per mostrarli ai clienti durante i laboratori di cucina. Ma l’intuizione non si è fermata qui. Observando i frammenti di pasta filata, Gianfranca ha pensato di trasformarli in piccoli gioielli, un’idea che ha innescato la nascita di un’interessante linea di accessori.
Tuttavia, c’era un ostacolo: la naturale fragilità della pasta filata. Per preservare questa bellezza, Gianfranca si è avvalsa della collaborazione di una giovane artista specializzata nella lavorazione della resina. Insieme, hanno trovato il modo di mantenere l’integrità di quei delicati fogli di pasta, intrappolandoli in un guscio di resina che conserva l’aspetto originale e l’intreccio unico di ciascun pezzo. Questo primo gioiello non è solo una pièce d’arte, ma anche un simbolo che rappresenta un patrimonio culturale.
L’intero processo artigianale e i materiali utilizzati
Filos non è solo pasta filata. Il progetto si arricchisce di dettagli che riflettono la ricchezza dell’artigianato sardo. Gianfranca ha deciso di integrarvi anche la filigrana e il corallo, realizzando così creazioni uniche nel loro genere. Tra queste spicca una collana, creata dalla talentuosa Maria Corda, artigiana locale di Orgosolo. Maria utilizza ancora le tecniche tradizionali per la lavorazione della seta, deprendendo il valore dell’artigianato sardo e sempre attenta alla tradizione.
Questo processo di creazione di gioielli è un viaggio che racconta storie e tradizioni, ma anche un legame con la comunità degli artigiani sardi. Ogni pezzo ha la propria storia e l’impronta dei suoi creatori. La scelta di utilizzare materiali locali non è casuale; essa rappresenta la volontà di ripercorrere e far conoscere la cultura sarda attraverso un oggetto d’arte che può raggiungere un’ampia audience.
Un futuro ricco di opportunità per il progetto Filos
L’energia di Gianfranca e il successo iniziale di Filos non si fermano qui. La pasticcera ha in mente di primazionalizzare il progetto, portandolo ben oltre i confini della Sardegna. Il piano include la partecipazione a fiere nazionali e internazionali, con l’obiettivo di far conoscere la storia e la cultura della sua terra attraverso le meraviglie dell’artigianato sardo.
Secondo Gianfranca, l’artigianato sardo ha un potenziale inespresso che merita di essere valorizzato. Con la crescente attenzione verso il prodotto locale e la sostenibilità, Filos si colloca in un contesto attuale dove la bellezza e l’artigianato possono davvero brillare. Anche la volontà di coinvolgere altri artigiani in questo progetto dimostra un forte impegno verso una rete che celebra la tradizione e l’innovazione, per raccontare al mondo l’identità sarda.
In un’epoca in cui il recupero delle antiche tecniche artigianali è cruciale, Filos rappresenta un esempio luminoso di come si possano intrecciare tradizione, arte e innovazione.