Mauro Gabbrielli premiato a Oristano: onore a un arbitro di talento e alla memoria di Antonello Nichiri

Mauro Gabbrielli riceve il premio Antonello Nichiri per il suo impegno nell’arbitraggio, in una cerimonia che celebra la comunità arbitrale sarda e ricorda figure significative come Riccardo Ortu.
Immagine generata con AI

Nel 2024, il panorama calcistico sardo ha visto un importante riconoscimento per Mauro Gabbrielli, osservatore arbitrale che ha fatto la propria carriera tra fischietto e innovazione. Il premio intitolato all’arbitro Antonello Nichiri, istituito nel 2009 dalla sezione AIA di Oristano, è stato consegnato il 20 dicembre in una cerimonia emozionante che ha riunito diverse figure del mondo arbitrale e sportivo.

La cerimonia di premiazione: un tributo significativo

La premiazione si è svolta presso il liceo classico “De Castro” di Oristano, in una sala conferenze affollata da tanti dirigenti e professionisti dell’arbitraggio. Questo evento non solo ha celebrato i successi di Gabbrielli, ma ha rappresentato anche un momento di riflessione e ricordo per Antonello Nichiri, figura di riferimento per la comunità arbitrale sarda. La presenza di autorità locali e appassionati di calcio ha messo in evidenza l’importanza di tali riconoscimenti, che servono a valorizzare il ruolo degli arbitri, spesso poco considerato nel contesto sportivo.

Mauro Gabbrielli, 43 anni, ha percorso una lunga strada nel mondo del calcio. Dopo aver diretto partite fino alla Serie D, ha intrapreso il nuovo ruolo di osservatore, dimostrando capacità eccellenti. Nel 2023 ha ottenuto la promozione nella Commissione Professionisti, un traguardo che unisce gli osservatori delle categorie dalla Serie C fino alla Serie A. Questo riconoscimento è emblematico del suo impegno e della qualità del suo operato nel settore.

L’emozione di un premio speciale

Quando Riccardo Loi, presidente dell’AIA di Oristano, insieme a Pina Dettori, moglie di Antonello Nichiri, ha consegnato a Gabbrielli una maschera della Sartiglia come simbolo del premio, l’emozione è stata palpabile. Gabbrielli ha condiviso ricordi significativi del suo percorso di arbitro, iniziato nel 1996, e del legame di mentorship e amicizia avuto con Nichiri. Questi momenti personali confermano quanto l’arbitraggio possa essere anche una comunità di legami, esperienze condivise e rispetto reciproco.

Per commemorare questo traguardo, Mauro ha voluto donare alla sezione AIA di Oristano una fotografia incorniciata scattata durante la sua prima partita in Serie B al “Mapei Stadium – Città del Tricolore” di Reggio Emilia, evidenziando il suo legame con la città di origine e l’orgoglio di rappresentarla nel mondo del calcio.

Un ricordo e un futuro luminoso

Durante la cerimonia, non è stata solo l’occasione per premiare Mauro Gabbrielli, ma è stato anche un momento di commemorazione per Riccardo Ortu, giovane arbitro scomparso nel 2020. La presenza dei genitori di Riccardo ha aggiunto un ulteriore tocco di emozione all’evento, ricordando come la vita e l’impegno di questi giovani siano stati interrotti troppo presto, ma non dimenticati.

Un altro segnale positivo per il futuro del calcio arbitrale in Sardegna è stato il premio consegnato recentemente a Gabriele Mulas, arbitro emergente di Oristano, riconosciuto a Cagliari per le sue capacità dimostrate in Eccellenza. Questo flusso di riconoscimenti sta contribuendo a costruire una cultura del rispetto e del riconoscimento del ruolo degli arbitri, evidenziando l’importanza della loro formazione e delle esperienze acquisite sul campo.

La serata si è conclusa con un forte senso di comunità e di appartenenza, illuminando il cammino futuro per tanti giovani arbitri che sognano di seguire le orme di Gabbrielli e di quelli che li hanno preceduti.

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