L’aumento della tassa sui rifiuti a San Gavino Monreale ha sollevato un acceso dibattito tra le varie fazioni politiche locali, con i cittadini che si preparano ad affrontare un rincaro pari circa al 30% rispetto all’anno precedente. La nuova amministrazione, insediatasi di recente, si trova così al centro di una tempesta politica nel tentativo di spiegare e giustificare questa decisione, mentre l’opposizione critica la mancanza di comunicazione e chiarezza.
Bollettini Tari: l’annuncio del sindaco
Il sindaco di San Gavino Monreale, Stefano Altea, ha recentemente annunciato che nei prossimi giorni verranno distribuiti i bollettini riguardanti la Tari per il 2024. In un post sulla pagina ufficiale del Comune, il primo cittadino ha informato la popolazione che gli importi subiranno un incremento significativo a seguito di una decisione già presa dal Consiglio comunale nell’aprile 2024. Altea ha espresso la consapevolezza delle difficoltà economiche che tale aumento potrebbe comportare per numerose famiglie e imprese locali. Per alleviare questo carico, l’amministrazione si è impegnata a cercare strategie per ottimizzare il servizio e migliorare la gestione dei costi, con l’intento di ridurre le tariffe in futuro.
Tuttavia, nonostante l’impegno dichiarato dal sindaco, il rincaro della Tari ha generato malumori tra i cittadini, già gravati da un contesto economico difficoltoso. Altea ha rimarcato la necessità di un approccio sostenibile per la gestione dei rifiuti e ha sottolineato che l’aumento è il risultato di scelte precedenti che non possono essere attribuite esclusivamente alla nuova giunta.
Polemiche politiche: accuse di cattiva comunicazione
Il dibattito sul rincaro della Tari ha catalizzato l’attenzione anche della politica locale. Nicola Ennas, consigliere di minoranza e vicesindaco negli ultimi dieci anni, ha fortemente criticato le modalità di comunicazione adottate dalla nuova amministrazione. Secondo Ennas, le informazioni fornite ai cittadini sono insufficienti e non chiariscono né il motivo dell’aumento della Tari né le soluzioni proposte per affrontare i problemi legati alla gestione dei rifiuti ingombranti.
Ennas ha messo in evidenza come il confronto pubblico — in particolare attraverso i social media — rischi di degenere in contrapposizione tra le diverse fazioni politiche, rendendo necessaria un’informativa chiara e dettagliata per affrontare le preoccupazioni dei cittadini. Secondo il consigliere, le amministrazioni precedenti hanno sempre trovato soluzioni tempestive a problemi simili, e accusa la giunta attuale di limitarsi a parole piuttosto che a fatti concreti. La sua posizione si fonda sulla convinzione che un’amministrazione deve essere in grado di risolvere le problematiche anziché addossare responsabilità a chi l’ha preceduta.
Replica del sindaco: responsabilità condivise e impegni futuri
In risposta alle accuse di Ennas, il sindaco Stefano Altea ha sostenuto la sua posizione, chiarendo che l’aumento della Tari è stata una decisione già pianificata nel Consiglio comunale e quindi non può essere attribuita all’attuale amministrazione, entrata in carica solo in tempi recenti. Altea ha rimarcato che il suo governo è intensamente impegnato nel migliorare il servizio tramite un’attenta revisione del contratto stipulato con la ditta che gestisce i rifiuti, appaltato per i prossimi sette anni.
Il progetto in atto si basa sull’Unione dei Comuni “Terre del Campidano”, attraverso la quale le criticità emerse saranno analizzate in occasione di riunioni con gli altri Comuni coinvolti. Altea ha messo in evidenza che esiste un impegno concreto per trovare soluzioni ottimali e innovative per risolvere le problematiche della gestione dei rifiuti, sottolineando che il suo obiettivo è evitare che i rincari diventino un peso insostenibile per i cittadini.
In un contesto di crescente tensione, risulta fondamentale un canale di comunicazione aperto e informativo per rispondere alle preoccupazioni delle famiglie e delle imprese locali riguardo alla gestione della tassa rifiuti e alle misure future da adottare.