Porto Ferro, una delle gemme della costa nord della Sardegna, ha ospitato nei giorni scorsi la settima edizione del Girl Surf Power, un evento incentrato sul surf femminile che ha richiamato appassionate da ogni angolo del mondo. La manifestazione, organizzata dalla Bonga Surf School di Marco Pistidda, ha offerto un palco unico a bambine, ragazze e donne di tutte le età per esprimere la propria passione per il surf, in un ambiente che celebra il potere femminile e la comunità.
La filosofia girl power nel surf
Il Girl Surf Power nasce con l’intento di valorizzare la figura femminile nel mondo del surf. Marco Pistidda, fondatore della Bonga Surf School, ha sottolineato che l’evento mira a promuovere l’energia e lo spirito di condivisione tra le donne, spesso oscurato da competizioni maschili in un ambito tradizionalmente dominato dagli uomini. L’iniziativa offre spazio a surfiste di tutti i livelli, da neofite ad atlete esperte, sotto la filosofia che il surf debba essere accessibile e invitante per tutte.
Durante il weekend di surf amatoriale, le partecipanti hanno potuto competere in tre categorie distinte, permettendo un’inclusione totale. L’affluenza è stata significativa, con la presenza di turiste straniere che hanno colto l’occasione per partecipare a un evento unico nel suo genere in Italia. Le attività non si sono limitate al surf, ma hanno incluso anche programmazioni di eventi collaterali, pensati per attrarre un pubblico variegato e promuovere una vera e propria festa dedicata al mondo del surf.
Il weekend di onde e attività
Il Girl Surf Power si è contraddistinto per un mix dinamico di sport, musica e attività intrattenitive, creando una vera atmosfera da festival. Presso la spiaggia di Porto Ferro, le partecipanti e i visitatori hanno potuto sperimentare una varietà di esperienze, tra cui slackline, skate e lezioni di boxe, oltre a sessioni di yoga acrobatico in riva al mare. Queste attività, insieme al surf, hanno contribuito a creare un’atmosfera di festa e comunità, dove il divertimento è stato l’elemento chiave.
Marco Pistidda è chiaro nel definire l’evento: non si tratta di una competizione nel senso stretto del termine, ma piuttosto di un’opportunità per divertirsi, socializzare e condividere il piacere del surf. Nonostante l’enfasi sul divertimento, l’evento ha anche premiato le performance con una pregiata tavola da surf realizzata dall’artigiano Dr.Ank, un riconoscimento per coloro che si sono distinte durante l’evento.
Surf per tutti: inclusione e accessibilità
Uno degli aspetti più importanti di questa edizione è stata la considerazione per l’inclusività nel surf. La Bonga Surf School ha avviato partnership per sviluppare un protocollo europeo volto a garantire la sicurezza di bambini e ragazzi, in particolare quelli con disturbi dello spettro autistico. Il progetto “SurfFedAut” ha come obiettivo la promozione di una cultura di prevenzione e inclusione nella surftherapy, attività che rende il surf accessibile anche a chi presenta particolari esigenze.
Marco Pistidda e il suo team hanno recentemente partecipato a un corso di formazione in Spagna, implementando tecniche di inclusione e supporto a Porto Ferro, il che parla del loro impegno per rendere lo sport del surf una pratica aperta a tutti, senza barriere né limitazioni.
L’importanza dell’ecologia nel surf
Ciascuna edizione del Girl Surf Power non è solo un momento di sport, ma anche un’opportunità per abbinare eventi sportivi a iniziative ecologiche. Quest’anno, una giornata è stata dedicata alla pulizia delle spiagge, un’iniziativa che riflette la tradizione di Porto Ferro di promuovere un ambiente sano. Attraverso laboratori creativi incentrati sul recupero della plastica, i partecipanti hanno potuto apprendere come ridurre l’impatto ambientale e contribuire attivamente alla salvaguardia dei litorali.
In questo modo, la Bonga Surf School continua a dimostrare che il surf può essere un veicolo di cambiamento, unendo sport e sensibilizzazione sociale. Le attività ecologicalmente consapevoli, abbinate al surf, non solo migliorano l’ambiente, ma instillano anche valori di responsabilità e comunità tra tutti i partecipanti.
Porto Ferro si conferma, quindi, non solo come un luogo di bellezza naturale e sportiva, ma anche come un fulcro di esperienze condivise che promuovono il surf al femminile e si prendono cura della nostra preziosa natura.