Trasporti in Sardegna: la fotografia trascurata di Legambiente sul sistema ferroviario

Il rapporto di Legambiente denuncia il grave stato del trasporto ferroviario in Sardegna, evidenziando l’isolamento delle reti e la necessità di interventi per una mobilità sostenibile e per contrastare lo spopolamento.
Immagine generata con AI

Il rapporto Pendolaria di Legambiente mette in evidenza il disastroso stato del trasporto ferroviario in Sardegna nel 2024. Questo documento sottolinea come nella regione coesistano due reti ferroviarie isolate, non elettrificate e prevalentemente a binario unico. Le problematiche legate ai trasporti pubblici in Sardegna pongono serie sfide, non solo in termini di mobilità ma anche sul piano ambientale e del contrasto allo spopolamento.

La situazione attuale delle ferrovie sarde

Nella regione sarda si osserva una realtà particolare: due reti ferroviarie che non si interconnettono, lasciando una grande parte del territorio senza un sistema di trasporti su ferro efficace. Entrambe le reti non sono elettrificate, il che limita le possibilità di un trasporto sostenibile. La stragrande maggioranza delle merci viene trasportata su gomma, rendendo la Sardegna una delle uniche due regioni italiane in questa situazione. Questo approccio ha impatti significativi non solo sul trasporto delle persone, ma anche sull’ambiente, data l’escalation delle emissioni di CO2 attribuibili al settore dei trasporti.

Legambiente denuncia che il settore dei trasporti contribuisce a circa un terzo delle emissioni complessive di CO2 nel nostro Paese, posizionandosi dopo quello della produzione di energia. La necessità di decarbonizzazione del settore è diventata cruciale, soprattutto considerando le vulnerabilità ambientali della Sardegna. Le ferrovie, in quanto modalità di trasporto con le minori emissioni, potrebbero svolgere un ruolo chiave nella transizione verso un sistema di mobilità più sostenibile.

L’importanza del trasporto per le aree interne

I dati Istat pubblicati nel luglio 2024 rivelano un legame diretto tra l’accesso ai servizi essenziali e il tasso di spopolamento nelle aree interne sarde. Nei comuni identificati come ultra-periferici, dove il tempo di viaggio per raggiungere servizi fondamentali supera i 67 minuti, il tasso di spopolamento si avvicina all’8%. Al contrario, i comuni classificati come intermedi, dove il raggiungimento dei servizi avviene in circa 20 minuti, mostrano un tasso di spopolamento dimezzato. Questi dati evidenziano quanto sia cruciale un sistema di trasporti efficiente per incentivare la popolazione a rimanere nelle aree interne della Sardegna.

In tal senso, è evidente che potenziare la rete ferroviaria non solo serve a favorire un trasporto più sostenibile, ma anche a combattere una crisi demografica che attanaglia molte comunità. L’efficienza dei trasporti pubblici può quindi rappresentare un elemento determinante, sia per il benessere delle persone che per la vitalità economica delle zone più lontane dai centri urbani.

Le proposte di Legambiente per il futuro

Marta Battaglia, presidente di Legambiente Sardegna, sottolinea l’urgenza di un sistema ferroviario più sostenibile. La richiesta è chiara: elettrificare l’intera rete, aumentare le velocità di percorrenza e interconnettere le tratte, portandole a uno scartamento ordinario. Inoltre, si propone il raddoppio dei binari sulla dorsale principale per migliorare l’efficienza del servizio.

Tra gli sviluppi positivi segnalati nel rapporto, l’approvazione dell’elettrificazione della tratta Cagliari-Oristano e i lavori per velocizzare i percorsi da San Gavino a Sassari-Olbia diventano spunti di speranza per un futuro diverso. Tuttavia, gli investimenti in idrogeno, pari a centinaia di milioni di euro, sollevano preoccupazioni; Legambiente definisce questi interventi come una “beffa”, sottolineando che si corre il rischio di non affrontare adeguatamente le carenze infrastrutturali esistenti. La questione centrale rimane quella di creare un’unica rete interconnessa.

Le prospettive per una mobilità più sostenibile in Sardegna richiederanno investimenti mirati e una chiara pianificazione. La realizzazione di un sistema di trasporti su ferro efficiente potrebbe realmente segnare una svolta per la regione, contribuendo così a una riduzione delle emissioni e, al contempo, offrendo risposte concrete alle problematiche di spopolamento.

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