La situazione intorno al progetto di un gassificatore a Giorgino, località a pochi chilometri da Cagliari, sta suscitando intensi dibattiti e preoccupazioni tra la popolazione e i rappresentanti politici. Recentemente, il centrosinistra ha lanciato un appello affinché il sindaco Paolo Zedda si opponga fermamente alla costruzione dell’impianto di stoccaggio e rigassificazione di GNL proposto nel Porto Canale. In questa struttura di 78.000 metri quadri, a pochi passi dal Villaggio Pescatori e dallo svincolo della S.S. 195, si concentrano le preoccupazioni di residenti e ambientalisti.
L’ordine del giorno della maggioranza
L’ordine del giorno presentato dalla maggioranza, firmato dal consigliere Matteo Massa, è chiaro e assertivo: chiede una netta contrarietà alla realizzazione dell’impianto di GNL in una zona così strategica e sensibile. I firmatari sono preoccupati non solo per l’impatto ambientale ma anche per i potenziali rischi legati alla sicurezza della popolazione locale. L’ubicazione proposta per il gassificatore, a ridosso di aree residenziali e vicino alle infrastrutture di trasporto, è considerata dai membri del comitato di quartiere Villaggio Pescatori inaccettabile.
“L’impianto di stoccaggio e rigassificazione di GNL rappresenta un rischio troppo elevato per un’area densamente popolata come Giorgino” ha affermato Massa. L’ordine del giorno, che esprime chiaramente questa posizione, richiede fra l’altro che il sindaco comunichi la contrarietà al progetto alla Presidenza della Regione e agli organi governativi, stimolando un dialogo tra gli attori coinvolti.
Il supporto per il collegamento ciclopedonale
Oltre alla richiesta di bloccare il gassificatore, l’ordine del giorno include anche un invito affinché il sindaco e la giunta collaborino con l’Autorità di Sistema Portuale e la Regione Sardegna per progettare e realizzare un collegamento ciclopedonale tra il Villaggio Pescatori e la zona di Giorgino. Tale progetto, già finanziato con € 250.000 nel Bilancio di Previsione 2023-2024-2025 del Comune di Cagliari, rappresenta un passo importante verso la valorizzazione e la sicurezza dei collegamenti per gli abitanti della zona.
Il collegamento ciclopedonale non solo migliorerebbe l’accessibilità per i residenti, ma contribuirebbe anche a promuovere pratiche di mobilità sostenibile, un obiettivo sempre più centrale nell’agenda politica cittadina.
Le recenti decisioni del Consiglio di Stato
Nonostante le pressioni e le opposizioni locali, il gassificatore di Giorgino ha ricevuto, di recente, il via libera dal Consiglio di Stato, il quale ha ritenuto valide le motivazioni a favore della realizzazione dell’impianto. Questa decisione ha sollevato numerose interrogazioni da parte dei cittadini e dei rappresentanti locali.
Il contraddittorio fra le esigenze di sviluppo energetico e le richieste di salvaguardia ambientale si intensifica, sollevando interrogativi sul futuro del progetto e sul ruolo delle amministrazioni locali e regionali. La questione del gassificatore di Giorgino, dunque, non è solo una questione di impianto industriale, ma coinvolge una complessa rete di determinazioni politiche, ambientali e sociali che richiedono un attento monitoraggio e una continua partecipazione della comunità.
In questo contesto, il sindaco della città ha ora la responsabilità di interloquire con le istituzioni regionali e nazionali, raccogliendo le istanze dei cittadini e valutando la prospettiva di una soluzione che possa conciliare le esigenze energetiche con la tutela dell’ambiente e della sicurezza pubblica.