Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha ricevuto un numero considerevole di manifestazioni di interesse per la realizzazione di impianti eolici offshore flottanti in Italia. Questo forte interesse è sia un segnale della crescente attenzione rivolta alle energie rinnovabili, sia un’opportunità importante per l’isola della Sardegna, che risulta coinvolta in 28 progetti in fase di sviluppo. Questi progetti potrebbero avere significativi effetti economici e ambientali, dato il potenziale di una capacità installata totale superiore ai 17 GW.
Progetto “Sardegna 2”: dettagli e localizzazione
Tra i diversi progetti in fase di sviluppo, spicca la proposta per un parco eolico offshore galleggiante denominato “Sardegna 2”, presentato da Renexia S.p.A. Questo progetto prevede la creazione di un impianto con una potenza complessiva di 825 MW, la cui realizzazione si concentrerà al largo delle coste meridionali della Sardegna. Sarà costituito da 55 aerogeneratori, ognuno con una potenza di 15 MW, ancorati al fondale marino e ben integrati con le infrastrutture esistenti.
Le opere di connessione alla Rete di Trasmissione Nazionale sono previste nel canale di Sardegna, impiegando tecnologie avanzate per garantire l’efficienza e la sicurezza del trasporto dell’energia prodotta. I comuni coinvolti nel progetto includono importanti località quali Cagliari, Assemini, Capoterra, Villaspeciosa, Decimomannu, Uta e Villasor. La scelta di queste zone evidenzia l’importanza di predisporre una rete di supporto solida e già esistente per facilitare l’interconnessione.
Dettagli tecnici sull’infrastruttura
L’impianto “Sardegna 2” utilizzerà una stazione di conversione in corrente alternata a 66 kV per poi trasformare l’energia prodotta in corrente continua a 500 kV. Questa strategia è stata progettata per garantire una maggiore efficienza nel trasporto dell’energia attraverso il sistema elettrico nazionale. L’energia sarà immessa nella rete nazionale di Terna con un collegamento previsto presso la stazione di trasformazione di Villasor, situata nella provincia del Sud Sardegna.
Il trasporto dell’energia avverrà tramite una rete di cavidotti subacquei HVDC a 500 kV, che si estenderà per una lunghezza di 95 km fino al molo di sud-ovest del Porto Canale di Cagliari. Qui, l’energia verrà trasferita a una rete di cavidotti terrestri, percorrendo strade esistenti per un ulteriore tratto di 37 km prima di arrivare alla stazione di trasformazione di Villasor. Questo accorgimento logistico è cruciale per minimizzare impatti ambientali e ottimizzare i costi operativi.
Impatto ambientale e vantaggi economici
La realizzazione del progetto “Sardegna 2” è destinata a generare effetti positivi anche sul piano ambientale e socio-economico. Infatti, le energie rinnovabili come l’eolico offshore rappresentano un’alternativa sostenibile e a basse emissioni di carbonio rispetto alle fonti fossili tradizionali. Non solo contribuirà a diversificare le fonti energetiche locali, ma potrà anche stimolare l’economia regionale grazie alla creazione di posti di lavoro legati alla costruzione e all’attività di gestione dell’impianto.
Inoltre, l’incremento della capacità energetica potrebbe rafforzare l’indipendenza energetica dell’isola e contribuire a stabilizzare i prezzi dell’energia sul mercato locale, mitigando l’impatto delle fluttuazioni dei costi delle fonti tradizionali. Con oltre 100 progetti a livello nazionale, l’iniziativa si inserisce nel contesto di un cambiamento energetico globale in cui l’Italia si sta impegnando a ridurre la propria impronta di carbonio seguendo le linee guida europee.
La Sardegna, con la sua posizione geograficamente strategica e il potenziale per lo sviluppo di impianti eolici, potrebbe diventare un attore chiave nel panorama della produzione energetica verde in Italia.