Mario Fiumene, medico della sezione provinciale di Medici per l’Ambiente, presenta diverse iniziative per affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico a Bosa. Con un focus sulla creazione di una comunità energetica, l’implementazione di un sistema di trasporto pubblico ecologico e l’installazione di centraline per monitorare la qualità dell’aria, Fiumene desidera migliorare le condizioni di vita nella città, migliorando l’ambiente e la salute pubblica dei cittadini.
Un problema che riguarda tutti
La questione dell’inquinamento atmosferico non è limitata solo alle grandi metropoli; anche centri più piccoli come Bosa affrontano sfide significative. Il dottor Fiumene evidenzia che il crescente numero di veicoli, comprese autovetture, motocicli e mezzi pubblici, insieme agli impianti di riscaldamento, contribuiscono a un deterioramento della qualità dell’aria. Con l’aumento delle polveri sottili e delle sostanze inquinanti, i cittadini di Bosa potrebbero trovarsi a fronteggiare patologie gravi, come malattie cardiovascolari e respiratorie.
Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’inquinamento atmosferico è responsabile di un alto numero di malattie ambientali a livello globale, costringendo i medici a spingere per misure concrete in ambito comunale. Fiumene fa appello alle amministrazioni locali affinché considerino la salute dei cittadini una priorità, integrando strategie di prevenzione nelle loro agende politiche.
Proposte per un futuro più sostenibile
Tra le proposte avanzate, quella di creare una comunità energetica a Bosa si distingue per il potenziale che offre. L’idea sarebbe di sviluppare un sistema che permetta la produzione locale di energia elettrica attraverso fonti rinnovabili, come il fotovoltaico. Gli edifici pubblici e le abitazioni potrebbero essere equipaggiati con pannelli solari, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale. Questo progetto si allinea perfettamente con le politiche regionali della Sardegna, mirate alla promozione di comunità energetiche, come indicato nella recente deliberazione n. 39/38 del 10 ottobre 2024.
In aggiunta, il dottor Fiumene suggerisce un’analisi di fattibilità per un sistema di trasporto pubblico più ecocompatibile. La proposta include piccole navette alimentate a batteria o, ancor meglio, a idrogeno verde, un esempio già adottato in località come Bolzano. Tali trasporti potrebbero ridurre notevolmente il traffico e l’inquinamento, migliorando la qualità della vita dei residenti, in particolare per i più vulnerabili come bambini e anziani.
Monitoraggio della qualità dell’aria
Per valutare con precisione il livello di inquinamento a Bosa, Fiumene suggerisce l’installazione di centraline per la misurazione della qualità dell’aria. Questo è fondamentale non solo per monitorare le condizioni ambientali, ma anche per sensibilizzare la popolazione riguardo ai rischi per la salute derivanti dall’inquinamento. Attualmente, in Sardegna, il monitoraggio è gestito dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente , ma è evidente che sia necessario implementare una rete di monitoraggio più capillare per fornire dati aggiornati e precisi.
La recente normativa europea sulla qualità dell’aria, che entrerà in vigore nel 2030, sollecita le città a intraprendere azioni significative per ridurre le emissioni. Le nuove direttive richiedono l’implementazione di zone a basse emissioni e l’attuazione di misure per contenere l’inquinamento atmosferico, promuovendo la salute pubblica a livello europeo e locale. È essenziale che Bosa non rimanga indietro e che vengano adottate misure efficaci e tempestive per garantire un futuro più sostenibile per tutti i suoi abitanti.