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Residenti della Marina chiedono azioni decisive contro il rumore: il piano di risanamento acustico in sospeso

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Residenti della Marina chiedono azioni decisive contro il rumore: il piano di risanamento acustico in sospeso - Nidi di Sardegna

I residenti della Marina, attraverso il “Comitato Rumore no grazie”, stanno sollecitando il Comune a risolvere urgentemente la questione del piano di risanamento acustico. Questo documento rappresenta l’unico strumento previsto per tutelare il diritto alla salute e al riposo dei cittadini del centro storico, che si trovano a fronteggiare le conseguenze della malamovida. La situazione si è fatta critica e, a più di sei mesi dall’approvazione, le azioni conseguenti sembrano ancora in una fase di stallo.

La situazione attuale del piano di risanamento acustico

Il piano di risanamento acustico è stato ufficialmente approvato il 27 marzo scorso. Tuttavia, ad oggi non sono emerse informazioni circa le azioni intraprese dalla Città Metropolitana in relazione a questo documento. Il Comitato ha sottolineato che, nonostante l’invio del piano all’Agenzia regionale per la protezione ambientale e alla Città Metropolitana, non è stata ancora ricevuta alcuna risposta in merito alle modifiche necessarie per affrontare le problematiche sollevate dagli abitanti. La mancanza di chiarezza e di interventi concreti ha sollevato preoccupazioni tra i residenti, che sentono di non avere tutele adeguate contro il rumore e la movida nella loro area.

Un rappresentante del Comitato ha dichiarato che l’assenza di azioni tempestive e mirate sta contribuendo a una situazione di crescente disagio per i residenti. La richiesta fondamentale è quella di un piano che non solo riconosca il problema del rumore, ma che proponga soluzioni pratiche e reali per il risanamento acustico delle zone più colpite. La speranza dei membri del Comitato è che le istituzioni prendano sul serio il tema della vivibilità urbana e si attivino per garantire un ambiente più sano e pacifico per tutti.

L’interrogazione del consigliere comunale Giuseppe Farris

L’appello dei cittadini ha trovato un alleato nel consigliere comunale Giuseppe Farris, rappresentante di CiviCa 2024. Con una interrogazione ufficiale, Farris ha chiesto chiarimenti al sindaco riguardo al progresso del piano di risanamento acustico. La questione principale riguarda la restituzione dell’atto da parte della Città Metropolitana, corredata del parere dell’Arpas. Il consigliere ha sollecitato informazioni su eventuali correttivi da apportare al documento iniziale, ponendo l’accento sulla necessità di adattare il piano alle osservazioni già espresse dall’Arpas.

Farris ha indicato che, affinché il piano sia efficace, è essenziale che le modifiche suggerite siano non solo implementate, ma anche che si stabilisca una chiara tempistica per il completamento dei lavori. La sua interrogazione ha come obiettivo non solo quello di ottenere risposte, ma di fare pressione affinché il Comune avvii una serie di azioni concrete per rispondere alle esigenze dei residenti e risolvere il problema del rumore.

Le richieste del Comitato al Comune

In base alla comunicazione del Comitato Rumore no grazie, la principale fonte di rumore è stata identificata nell’aggregazione di persone intorno ai locali che forniscono servizi all’aperto. Il piano di risanamento acustico dovrebbe, quindi, puntare a una serie di interventi mirati, finalizzati a ridurre l’impatto acustico nella zona. Gli obiettivi principali del piano comprendono il miglioramento del clima acustico attraverso misure preventive e reattive, che possano garantire una maggiore qualità della vita per i cittadini.

Il Comitato ha sottolineato che le osservazioni espresse dall’Arpas mettono in evidenza contraddizioni con gli impegni assunti dalla pubblica amministrazione. Di conseguenza, è richiesta una lieve revisione del piano, affinché possa rispondere adeguatamente alle problematiche evidenziate. Non si tratta solo di un intervento temporaneo, ma di un piano di lungo termine che possa finalmente rimuovere le cause del degrado atmosferico derivante dalla movimentazione notturna.

Rimanere in attesa di azioni concrete non è più un’opzione per i residenti. La loro persistente richiesta di miglioramenti nel piano di risanamento acustico riflette il bisogno di proteggere il diritto di ciascuno a vivere in un ambiente salubre e tranquillo.

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