La 87esima edizione della Fiera del Levante di Bari si è aperta in un clima di attesa e polemiche, accentuate dall’assenza della premier Giorgia Meloni, che aveva scelto di inviare un videomessaggio. La leader di Fratelli d’Italia ha però espresso apprezzamento per gli sforzi dedicati al Mezzogiorno, definendolo la “locomotiva dell’Italia” di quest’anno. Queste affermazioni non sono passate inosservate e hanno suscitato reazioni immediate, in particolare da parte del governatore pugliese Michele Emiliano, che ha messo in discussione la proposta di autonomia differenziata.
Il messaggio di Meloni e la risposta di Emiliano
Nel suo videomessaggio, Meloni ha enfatizzato l’importanza di creare un Mezzogiorno capace di competere sullo stesso piano del resto del Paese. Ha sottolineato che il governo sta lavorando per mettere in atto le giuste condizioni affinché le regioni meridionali possano crescere e prosperare, trasformandosi in un motore di sviluppo. Tuttavia, il governatore Emiliano ha subito colto l’occasione per criticare l’autonomia differenziata, sostenendo che tale misura potrebbe indebolire il processo di sviluppo in atto e compromettere l’uguaglianza tra i cittadini, un principio fondamentale sancito dalla Costituzione.
Emiliano ha evidenziato come la Puglia sia stata la prima regione a impugnare questa proposta, dichiarando che la sua amministrazione si batterà strenuamente contro di essa. Le sue dichiarazioni possono essere interpretate come un chiaro appello a mantenere un’unità tra le varie regioni italiane, piuttosto che a creare divisioni che potrebbero danneggiare la coesione nazionale.
La presenza del governo alla fiera
In rappresentanza del governo durante la manifestazione è giunto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Durante il suo intervento, Urso ha sostenuto che l’autonomia è una richiesta frequente sia al Nord che al Sud, da intendere in una logica di coesione. Ha inoltre sottolineato l’impegno del governo per garantire che qualsiasi processo riguardante l’autonomia sia svolto rispettando i principi costituzionali.
Questa postura del governo sembra voler bilanciare le richieste regionali di maggiore autonomia con il bisogno di mantenere un forte legame tra le diverse parti della nazione. La presenza di Urso alla fiera, insieme alla sua dichiarazione, vogliono riflettere un tentativo di affrontare le preoccupazioni espresse dai rappresentanti del Mezzogiorno.
Le polemiche sull’assenza della premier
L’assenza di Giorgia Meloni è stata oggetto di vibrantissime discussioni, soprattutto da parte di Michele Emiliano, che ha commentato il fatto con toni critici. Secondo il governatore, la scelta della premier di non partecipare a un evento ritenuto cruciale per il territorio è un errore, un’opinione condivisa da molti osservatori. Emiliano ha anche fatto notare che la premier potrebbe sentirsi a disagio a fronte di un’accoglienza non necessariamente entusiasta, sostenendo che in Puglia non si troverebbe un pubblico privo di critiche.
L’ultima figura politica a inaugurare la manifestazione fu Giuseppe Conte nel 2020, e l’assenza di Meloni ha generato interrogativi sulle priorità della sua agenda politica, in un momento cruciale per le relazioni tra governo centrale e regioni meridionali. Le polemiche rispetto alla presenza del premier, un evento di una certa rilevanza per le dinamiche territoriali, continuano a evidenziare le sfide politiche e sociali che il Paese deve affrontare, soprattutto in un periodo in cui la questione meridionale si fa sentire con maggiore urgenza.