La Juventus torna alla vittoria dopo un periodo difficile, battendo il Genoa con un netto 3-0 in un match caratterizzato dall’assenza di tifosi allo stadio Ferraris. La partita, decisa da una prestazione stellare di Dusan Vlahovic, ha messo in evidenza le difficoltà della squadra di casa, che continua a lottare nel fondo della classifica. Con questo successo, i bianconeri si allontanano dalla crisi avendo conquistato tre punti preziosi dopo tre pareggi consecutivi. Di seguito, un’analisi dettagliata del match.
Le formazioni e lo svolgimento della partita
Genoa e Juventus si presentano in campo con schemi e formazioni ben definiti. I rossoblù, guidati da Alberto Gilardino, schierano un 3-5-2 con Gollini tra i pali, coadiuvato dalla difesa formata da De Winter, Bani e Vasquez. A centrocampo, Badelj e Frendrup cercano di controllare il gioco, mentre il serbo Pinamonti e il giovane Vitinha devono dare supporto in attacco. Tuttavia, l’incontro si complica per il Genoa già in avvio, con l’inaspettata uscita di Badelj per infortunio al 25′ del primo tempo.
Dall’altra parte, la Juventus, sotto la guida di Thiago Motta, adotta un 4-2-3-1 che prevede Perin in porta e una linea difensiva composta da Danilo, Kalulu, Bremer e Rohui. A centrocampo, Mckennie e Fagioli agiscono da incontristi, mentre Gonzalez, Koopmeiners e Yldiz sostengono l’unica punta, Dusan Vlahovic. Il match ha una partenza scialba, con il Genoa che tenta di gestire il possesso del pallone, pur non riuscendo a creare occasioni significative.
Il breaking point della partita: la ripresa
Nel secondo tempo, la Juventus risulta decisiva e cambia le sorti della gara. Al terzo minuto, Vlahovic segna un rigore assegnato per un fallo di mano di De Winter. La sua freddezza dal dischetto spinge i bianconeri a prendere il controllo del match. Nonostante la buona organizzazione del Genoa, il nervosismo e la pressione dei bianconeri diventano palpabili.
Nei dieci minuti successivi, Vlahovic raddoppia su assist di Koopmeiners, realizzando un diagonale preciso che buca Gollini. Questo gol sembra spezzare la resistenza del Genoa, che accusa il colpo e, nonostante i tentativi di riprendersi, continua a faticare offensivamente. La Juventus legittima il suo dominio anche con una traversa colpita da Koopmeiners su un preciso assist di Conceicao.
A chiudere la partita, al 44′ del secondo tempo, è proprio Conceicao che, servito da Thuram, completa un’ottima prestazione personale con il terzo gol bianconero. Questa marcatura finale amplifica la crisi del Genoa, che si trova costretto a tornare a riflettere sul proprio futuro.
Analisi delle difficoltà del Genoa e la ripresa della Juventus
Il Genoa, attualmente in crisi di risultati, ha pagato a caro prezzo l’assenza di giocatori chiave come Messias e Malinovskyi. La scelta di schierare un giovane come Ahanor fra i titolari non ha dato i frutti sperati e la coppia d’attacco formata da Pinamonti e Vitinha non è riuscita a creare pericoli reali per la difesa juventina. Le sostituzioni effettuate da Gilardino hanno cercato di apportare freschezza e spinta offensiva, ma l’inerzia della partita era ormai compromessa. Solo un punto raccolto nelle ultime quattro partite rende evidente quanto questa stagione si stia rivelando difficile per il Genoa e il suo allenatore.
Dall’altra parte, la Juventus si fa avanti con il morale rinato, cercando di costruire una continuità di risultati. La vittoria arriva in un momento delicato, e le prestazioni di Vlahovic e dei suoi compagni suggeriscono un’attitudine positiva e una possibilità di recupero in classifica. La maturità mostrata in campo, nonostante le critiche precedenti, offre ai bianconeri un cauto ottimismo per il futuro.
La ripresa della Juventus e le difficoltà del Genoa offrono spunti di riflessione per entrambe le squadre nel prosieguo della stagione.