Dal recente Festival dell’Aerospazio, conclusosi ieri presso il Museo Archeologico, emergono importanti sviluppi per il settore dell’elisoccorso in Sardegna, promossi da Areus. La manifestazione, diretta da Marilisa Pischedda, ha offerto la prima piattaforma pubblica per illustrare i risultati di un ambizioso progetto di ricerca e sviluppo. Questo progetto mira a realizzare una piattaforma di elisoccorso in grado di operare anche in situazioni meteorologiche avverse, come tempeste e nebbia fitta. Iniziato nel 2020 e classificatosi al primo posto in un appalto innovativo indetto da Sardegna Ricerche, il progetto ha ricevuto un finanziamento significativo di circa 1 milione e 700 mila euro da fondi del Programma Operativo Regionale FESR.
Il progetto di Areus e i risultati ottenuti
Il progetto avviato da Areus ha avuto un impatto notevole sull’efficacia dei servizi di emergenza sanitaria in Sardegna. Nel corso dell’anno scorso, sono stati registrati oltre 2300 interventi da parte dei team di elisoccorso, con una notevole concentrazione di casi gravi , che superano il 50% degli interventi totali. Circa il 20% di queste operazioni ha riguardato trasferimenti da ospedali periferici a centri più attrezzati. Simonetta Bettelini, direttrice generale di Areus, ha sottolineato l’importanza di potersi alzare in volo in qualsiasi momento e la possibilità di atterrare anche in condizioni meteorologiche non ottimali, evidenziando come ciò possa influire positivamente sulla salute dei cittadini. Durante questo periodo di sperimentazione, sono stati testati due strumenti innovativi, che si sono dimostrati fondamentali per l’efficienza delle operazioni.
Le innovazioni tecnologiche testate in Sardegna
Durante la conferenza del festival, sono state descritte in dettaglio le due soluzioni tecnologiche sviluppate dagli operatori finalisti del progetto. La prima innovazione, creata dalla società Airgreen, sfrutta le web-cam già presenti sull’isola per fornire ai piloti informazioni in tempo reale sulla visibilità e sull’altitudine delle nuvole. Questa tecnologia rappresenta un passo avanti significativo nel garantire voli più sicuri e tempestivi, permettendo agli equipaggi di prendere decisioni informate anche in condizioni di scarsa visibilità.
La seconda soluzione, proposta da ENAV, è un sistema di raccolta dati che monitora le condizioni meteorologiche e del percorso, sia prima del volo che durante l’operazione. Questo strumento è in grado di raccogliere informazioni dettagliate anche da operatori che volano a bassa quota, inclusi i droni. Entrambi i prototipi sono stati testati in contesti operativi reali, come presso l’elisuperficie degli Ospedali di Nuoro e Olbia, e si sono rivelati pienamente integrabili e complementari.
Futuro e prospettive del settore elisoccorso in Sardegna
Con la fase finale dell’appalto ora completata, Areus si impegna a ottenere l’omologazione delle nuove tecnologie e a promuoverle attivamente per garantire che i risultati di questo progetto possano avere un impatto non solo sulla rete di soccorso sarda, ma anche sulle innovazioni e sul business del soccorso elicotteristico a livello europeo. La direttrice Bettelini ha evidenziato l’importanza di queste innovazioni nel creare fondamentali ricadute scientifiche e tecnologiche nel settore.
L’incontro al Festival dell’Aerospazio ha offerto una chiara visione del futuro dell’elisoccorso in Sardegna, una realtà che si sta evolvendo rapidamente grazie all’integrazione di nuove tecnologie e a un incessante impegno nel miglioramento delle condizioni di sicurezza e di operatività.