La recente decisione di sopprimere la classe prima dell’istituto alberghiero di Desulo ha sollevato un polverone di proteste e preoccupazioni tra i rappresentanti politici sardi. Questa situazione non solo mette in discussione il futuro dell’istituto, ma getta anche una luce inquietante sulla sostenibilità delle istituzioni scolastiche nelle aree interne della Sardegna. I politici locali, uniti nella loro opposizione a questo provvedimento, stanno cercando di fare pressione affinché venga trovata una soluzione che salvaguardi gli studenti e il loro futuro educativo.
Reazioni politiche e preoccupazioni per il territorio
All’interno delle file di Forza Italia, il deputato Pietro Pittalis e il consigliere regionale Giuseppe Talanas hanno espresso la loro forte opposizione alla decisione di chiudere la prima classe dell’alberghiero. Secondo Pittalis e Talanas, questa azione rappresenta «un malaugurato passo» verso un futuro incerto per l’istituto, paventando l’idea che, in pochi anni, potrebbe portare alla sua definitiva chiusura. Gli esponenti politici sottolineano l’importanza del presidio scolastico per il territorio montano di Desulo, avvertendo che una tale soppressione non sarebbe solo un danno per gli studenti, ma anche un segnale di un disegno più ampio, volto a marginalizzare le aree interne della Sardegna.
La loro preoccupazione è sostenuta dalla convinzione che la chiusura dell’istituto non sia solo una questione di numeri, ma simboleggi un trend preoccupante di desertificazione istituzionale. Con l’istruzione, gli studenti delle zone interne potrebbero perdere preziose opportunità di formazione, contribuendo a un ciclo di impoverimento sociale e culturale. I rappresentanti di Forza Italia si dicono pronti a utilizzare i canali istituzionali sia a livello regionale che nazionale per comprendere le motivazioni di questa decisione e verificare che venga rispettata la normativa vigente.
Necessità di un intervento governativo
Il vicepresidente del consiglio regionale, Giuseppe Frau, ha espresso una richiesta altrettanto urgente al governo e alle autorità competenti, chiedendo un intervento immediato per garantire che tutti i ragazzi di Desulo possano iscriversi e avviare regolarmente il loro anno scolastico. La preoccupazione di Frau è chiara: senza una risposta adeguata, si rischia di spegnere la «luce e la fiammella di speranza» per il futuro delle comunità locali.
Frau sostiene che mantenere attiva la classe alberghiera non sia solo un problema didattico, ma una necessità fondamentale per garantire un futuro sostenibile per i giovani e per il territorio stesso. L’istruzione non è solo un diritto, ma rappresenta anche un’importante opportunità per sviluppare le competenze necessarie a sostenere l’economia locale, specialmente in un settore come quello alberghiero, cruciale per l’occupazione nelle comunità montane.
Un appello per il settore educativo
La questione della soppressione della classe prima dell’alberghiero di Desulo ha acceso un dibattito più ampio sul futuro del settore educativo nelle zone interne della Sardegna. Le istituzioni scolastiche rivestono un ruolo fondamentale nel mantenere viva la cultura e le tradizioni locali, ma anche nel formare i giovani su competenze pratiche e teoriche richieste dal mercato del lavoro. La politica regionale sembra ora più che mai impegnata a garantire che la rete scolastica non subisca ulteriori riduzioni, che potrebbero compromettere la vitalità delle comunità locali.
I politici, infatti, stanno unendo le forze per proteggere questo importante presidio educativo, ritenendo che un’adeguata formazione possa rappresentare la chiave per contrastare la fuga di giovani verso altre regioni o addirittura verso l’estero. L’istruzione, e in particolare la formazione nel settore alberghiero, rappresentano non solo una risorsa per gli studenti, ma anche un volano di sviluppo per l’intera economia locale, contribuendo a una rinascita socio-economica dell’area.