Un’importante manovra finanziaria si concretizza per il Comune di Oristano, grazie a un intervento diretto della Regione. Un contributo di circa 2 milioni e 698mila euro è stato destinato a risolvere i problemi legati alla bonifica di un’area inquinata da una discarica attiva da oltre 30 anni. La questione mette in luce le problematiche di gestione amministrativa che sono durate per oltre un decennio. La Regione, evitando un possibile dissesto finanziario del Comune, si fa carico di un’eredità pesante che risale a una sentenza giudiziaria del 2010.
Origini della controversia: il contratto di discarica del 1986
Nel lontano 1986, l’allora sindaco Giorgio Gaviano firmò un accordo con Gavino Porcu, proprietario di un terreno di quattro ettari situato fra Oristano e Silì. L’obiettivo era quello di creare una discarica per rifiuti, con la promessa che l’area sarebbe stata restituita al proprietario dopo la bonifica. Tuttavia, dopo la chiusura della discarica, imposta dal Tribunale nel 2010, non ci furono azioni concrete da parte dell’amministrazione comunale per adempiere a quanto stabilito. Questa situazione ha costretto Porcu a ricorrere al Tribunale, causando un lungo e complesso contenzioso legale che ha visto coinvolti diversi sindaci e un commissario prefettizio senza che si prendessero misure efficaci.
La questione è diventata urgente quando, il 6 ottobre 2023, il Tar emise un’ordinanza che costringeva il Comune a ottemperare alla sentenza entro un termine di 90 giorni. Fu nominato un commissario ad acta, il dirigente della Provincia Raffaele Melette, per garantire che il provvedimento fosse eseguito. Con un costo di bonifica che ammontava a 3,6 milioni di euro, la situazione divenne insostenibile per le casse comunali, obbligando l’amministrazione a richiedere supporto alla Regione.
Le misure adottate dal comune e il sostegno regionale
La Giunta guidata da Massimiliano Sanna ha dovuto far fronte a un’emergenza economica sul bilancio comunale, approvando un impegno di spesa massimo di 962.462 euro, attingendo anche dall’avanzo di amministrazione. Tuttavia, restava un ampio divario di circa 2,7 milioni di euro, necessario per coprire i costi di bonifica, che ha spinto il Comune a rivolgersi nuovamente alla Regione.
Dopo una serie di comunicazioni tra gli uffici competenti, è stata ufficializzata la decisione della Direzione regionale dell’assessorato agli Enti locali di trasferire il contributo richiesto. Questo intervento è stato accolto con soddisfazione, poiché non solo evita il dissesto finanziario del Municipio, ma permette anche di rispettare le scadenze imposte dal tribunale. La bonifica dell’area dovrà concludersi entro i primi mesi del 2025.
Un aiuto necessario ma non privo di interrogativi
Il sindaco Sanna ha espresso la sua soddisfazione per il contributo ricevuto, definendolo un’importante opportunità per garantire stabilità economica al Comune. Tuttavia, rimane aperta una questione cruciale: come è possibile che tre sindaci e un commissario prefettizio non abbiano rispettato una sentenza tanto chiara? Questo interrogativo suscita riflessioni più ampie sulle responsabilità e la gestione delle risorse pubbliche nel corso degli anni.
Anche l’assessore al Bilancio, Luca Faedda, ha sottolineato come questo supporto regionale non solo aiuti a risolvere problemi di cassa immediati, ma rappresenti anche un passo strategico per migliorare la salute finanziaria del Comune a lungo termine. Nonostante il bilancio sia stato risanato recentemente, la revisione delle finanze ha portato alla luce una situazione di disavanzo che necessitava di essere affrontata. La recente esperienza dimostra quanto sia fondamentale un coordinamento efficace tra le istituzioni locali e regionali per far fronte a difficoltà economiche e rispettare impegni legali.
Risonanze dalle esperienze passate
Quella di quest’anno non è la prima volta che la Regione interviene per supportare il bilancio oristanese. Lo scorso anno, i fondi regionali furono decisivi per coprire un aumento delle spese correnti e per sanare le mancate entrate. La Regione ha liquidato 5 milioni e mezzo di euro per garantire la continuità dei servizi e sostenere il Comune.
Tuttavia, rimane da considerare la riflessione sulla sostenibilità di tali aiuti. Se da un lato sono decisivi per evitare il dissesto, dall’altro evidenziano la necessità di interventi sistematici per migliorare la gestione delle finanze locali. È essenziale che ci siano strategie efficaci e piani finanziari chiari, affinché la storia di aiuti continui non si ripeta. La città di Oristano ha bisogno di risorse finanziarie e di una pianificazione che consentano di affrontare le sfide future senza dover dipendere costantemente dall’assistenza regionale.