Mostra fotografica alla diga del Tirso: un viaggio nel tempo attraverso l’obiettivo

Oggi alle 18:00 al Mistral 2 si inaugura una mostra fotografica sulla diga del Tirso, con conferenza di Filippo Saba su Angelo Omodeo e l’importanza storica dell’opera ingegneristica.
Immagine generata con AI

Oggi alle 18:00, il Mistral 2 ospita l’apertura di una mostra fotografica dedicata alla storica diga del Tirso, in occasione del centenario della sua inaugurazione. L’evento sarà accompagnato da una conferenza tenuta da Filippo Saba, che approfondirà la figura di Angelo Omodeo, figura chiave nella realizzazione di questo importante progetto ingegneristico. Le immagini esposte offrono uno sguardo unico e prezioso sulla storia e l’evoluzione della diga, ricostruendo un passato che ha segnato non solo il paesaggio, ma anche la vita della comunità locale.

La diga del Tirso: un simbolo di ingegneria e innovazione

La diga del Tirso è stata completata nel 1924 ed è un esempio notevole di ingegneria civile, non solo per le sue dimensioni ma per l’impatto che ha avuto sull’area circostante. Progettata per la produzione di energia idroelettrica, ha svolto un ruolo cruciale nella trasformazione della regione, portando sviluppo industriale e stimolando l’occupazione. La sua costruzione ha richiesto l’impegno di diversi professionisti, tra cui Felice Costamagna, ingegnere e direttore dei lavori per il cantiere di Santa Chiara, che ha lasciato un’eredità tangibile nel panorama della Sardegna.

Le fotografie in mostra offrono una panoramica suggestiva del cantiere, catturando momenti di lavoro intenso, i volti degli operai e le tecnologie dell’epoca. Ogni immagine racconta una storia, dal processo costruttivo all’inaugurazione, rappresentando il sudore e la dedizione di coloro che hanno partecipato a questo ambizioso progetto. Queste foto, conservate con cura, rappresentano un legame diretto con la storia, permettendo a chiunque di riflettere sull’evoluzione della tecnologia e dell’ingegneria nel corso del secolo.

L’eredità fotografica di Felice Costamagna e della famiglia Pisu

Le fotografie della mostra provengono in gran parte dagli archivi di Felice Costamagna, un uomo che non solo ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione della diga, ma che ha anche documentato il progetto con grande scrupolo. Il patrimonio fotografico è stato successivamente ereditato da Felice Italo Pisu e, oggi, è custodito dai suoi figli: Aldo, Lino e Sandro Pisu, i quali hanno reso possibile questa esposizione.

L’importanza di questo archivio va oltre il valore estetico delle immagini: esso rappresenta una testimonianza storica che collega il passato al presente, offrendo spunti di riflessione sui cambiamenti avvenuti nel campo dell’ingegneria e nella società. La mostra non è solo una celebrazione della diga, ma anche un omaggio a chi ha lavorato instancabilmente per portarla alla luce, un tributo alla loro capacità di affrontare sfide e innovare.

L’evento di oggi: conferenza e apertura ufficiale

La conferenza di Filippo Saba, prevista per le 18:00, rappresenta un momento cruciale per riallacciare i fili della memoria collettiva sulla diga del Tirso. Saba approfondirà la figura di Angelo Omodeo, l’ingegnere che ha svolto un ruolo fondamentale nella progettazione della diga, per dare un volto umano e contestualizzare la storia di questo incredibile progetto.

L’incontro al Mistral 2 non si limiterà solo alla presentazione della mostra, ma sarà un’opportunità per discutere anche dell’importanza della tutela del patrimonio storico e delle sfide che si presentano nel preservarlo. La mostra resterà aperta al pubblico per un periodo limitato, invitando tutti a scoprire ed esplorare una parte della storia della Sardegna che ha contribuito a plasmare il suo futuro.

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