Il Castello Malaspina, uno dei simboli storici e culturali del nostro territorio, è tornato al centro del dibattito politico locale durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale. L’interpellanza dei consiglieri di minoranza Alessandro Campus e Cristiana Cacciapaglia ha sollevato interrogativi sui programmi dell’amministrazione relativi all’uso e alla gestione della storica struttura. L’assessora al Patrimonio, Laura Marongiu, ha delineato la visione dell’amministrazione, accentuando l’intenzione di costituire una Fondazione per gestire il patrimonio storico-culturale e turistico.
La proposta di creazione di una fondazione
Durante la seduta, l’assessora Marongiu ha esposto in modo dettagliato l’intenzione dell’amministrazione di istituire una Fondazione dedicata alla gestione del Castello Malaspina. Questa iniziativa è vista come una mossa strategica per garantire una valorizzazione continua degli asset culturali e storici della città. Secondo Marongiu, una Fondazione permetterebbe di attirare investimenti e avviare progetti di riqualificazione e miglioramento complessivo delle varie strutture collegate al castello. Questo approccio mira non solo a preservare l’importanza storica del monumento, ma anche a promuovere opportunità turistiche che potrebbero beneficiare l’intera comunità.
La Fondazione potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel coordinare eventi, mostre e altre attività culturali e turistiche, aprendo le porte a collaborazioni con enti privati e pubblici. La gestione centralizzata del patrimonio, secondo l’assessora, garantirebbe una maggiore efficienza e un migliore utilizzo delle risorse disponibili.
Rispetto della continuità nella gestione attuale
Un altro punto affrontato durante il Consiglio Comunale è stata la necessità di garantire la continuità nella gestione attuale del Castello, soprattutto considerando che l’attività amministrativa è iniziata solo a giugno. Marongiu ha esemplificato questo concetto ribadendo che l’amministrazione ha deciso di mantenere attivi i rapporti in essere per non creare disagi ai visitatori. Questo include la gestione dei servizi per gli ingressi al Castello e alla Cappella Palatina, attualmente a cura della Parrocchia Santa Maria Immacolata.
La priorità della gestione attuale è dunque quella di non interrompere le attività già programmate, assicurando ai visitatori un accesso regolare e una fruizione delle strutture in tutta sicurezza. Questo approccio si inserisce anche in una strategia più ampia per garantire che il Castello Malaspina continui a rappresentare un importante punto di attrazione turistica e culturale per la città.
Le reazioni della minoranza e le prospettive future
Le risposte fornite dall’assessora Marongiu non hanno però soddisfatto i consiglieri di minoranza, i quali hanno espresso preoccupazioni circa la trasparenza e la gestione economica del Castello Malaspina. In particolare, è stata avanzata la richiesta di inviare le informazioni relative alla gestione della struttura alla Corte dei Conti, evidenziando dubbi su come vengano impiegate le risorse e sulle decisioni strategiche prese dall’amministrazione.
Questa tensione tra maggioranza e opposizione potrebbe segnare una nuova fase di discussione attorno al Castello e alle sue potenzialità. Le critiche sollevate dalla minoranza fanno parte di un dialogo democratico necessario per garantire che le decisioni sull’utilizzo dei beni storici della città siano sempre più inclusive e trasparenti. Il futuro del Castello Malaspina resta dunque un tema caldo nel panorama politico locale, con la promessa di ulteriori aggiornamenti nelle prossime sedute consiliari.