A Oristano, i principali centri culturali si trovano in una fase di attesa prolungata per la nomina dei nuovi direttori. Dalla Fondazione Oristano all’Antiquarium Arborense e all’Istar, la mancanza di leadership definita mina la capacità di sviluppare pienamente le potenzialità di queste istituzioni. Nonostante vi siano segnali di progressi in alcune aree, il cammino verso una stabilità organizzativa è ancora in salita.
La fondazione oristano: gestione provvisoria e sfide finanziarie
La Fondazione Oristano, che agisce come braccio operativo del Comune, sta vivendo un periodo di incertezze dalla nomina di Francesco Obinu come direttore facente funzioni nel gennaio 2023. Questo incarico è stato concepito come temporaneo, con la promessa di un bando per la selezione di un nuovo direttore, come delineato dallo statuto della Fondazione. Ad oggi, quasi due anni dopo, il bando non è stato ancora pubblicato.
Il sindaco ha messo in evidenza le limitazioni finanziarie della Fondazione, affermando che la figura manageriale necessaria per guidare l’ente richiederebbe un compenso elevato, che attualmente non è sostenibile. La disponibilità di risorse finanziarie è nota, e si cerca di potenziare la struttura operativa per ottimizzare le attività e migliorare la situazione di bilancio. Il sindaco ha riconosciuto l’impegno e le capacità del direttore facente funzioni, il quale ha gestito le operazioni della Fondazione nonostante le sfide finanziarie.
Le preoccupazioni economiche sembrano essere il nodo centrale della questione. Comune e Fondazione sono al lavoro per rafforzare la loro operatività, cercando di definire le strategie necessarie per bissare l’assegnazione del ruolo direttivo a un professionista esperto, affinché queste istituzioni possano riprendere a funzionare a pieno regime.
Le strutture culturali: attesa per i nuovi curatori
Oltre alla Fondazione, anche altre importanti strutture culturali della città sono in cerca di nuova leadership. Tra queste, la Pinacoteca Carlo Contini, che dal 2019 è priva di un curatore e opera con una gestione temporanea. L’assessore alla Cultura, Luca Faedda, ha annunciato che un bando per il curatore della pinacoteca è in fase di preparazione e dovrebbe essere pubblicato a breve.
Il successo della mostra di arte contemporanea “Fking Change. Così Giusto, così sbagliato,” ha attirato l’attenzione sul *Foro Boario, che sarà presto sede di un’altra esposizione realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Dromos, considerando l’artista sassarese Pastorello come protagonista. *Tuttavia, i riflettori rimangono puntati sull’Antiquarium Arborense e sull’Istar, per cui il Comune non ha ancora nominato le commissioni giudicatrici necessarie alla selezione dei nuovi direttori.
Le aspettative sono alte: per la posizione di curatore dell’Antiquarium Arborense, hanno risposto nove candidati, mentre per la direzione dell’Istar si segnala un solo aspirante, il possibile riconfermato Giampaolo Mele. Massimo Perna è stato già designato per guidare il Centro Internazionale per la Ricerca sulle Civiltà Egee, chiudendo un capitolo di indecisione e conferendo una nuova direzione a un importante ente culturale.
Questa situazione di transizione nel panorama culturale oristanese evidenzia l’importanza di avere leader qualificati e dedicate strutture in grado di promuovere e sostenere la ricca offerta culturale del territorio.