Mikheil Kavelashvili, ex calciatore del Manchester City, diventa Presidente della Georgia

Mikheil Kavelashvili, ex calciatore del Manchester City, è stato eletto presidente della Georgia il 14 dicembre 2023, in un contesto politico complesso e caratterizzato da tensioni con la Russia.
Immagine generata con AI

La Georgia ha un nuovo presidente. Si tratta di Mikheil Kavelashvili, un ex attaccante con un passato nel Manchester City, nominato all’unanimità il 14 dicembre 2023. Questa elezione segna un importante passo nella politica georgiana, caratterizzata dal predominio del partito “Sogno Georgiano”, filorusso, che ha recentemente conquistato il governo. Kavelashvili, che ha giocato per squadre prestigiose e ha un pedigree calcistico distintivo, ora affronta una nuova sfida in un contesto politico complesso.

Chi è Mikheil Kavelashvili

Mikheil Kavelashvili, 53 anni, è ben noto nel mondo del calcio per aver giocato con il Manchester City dal 1995 al 1997 e per le sue prestazioni con altre squadre europee, tra cui Alania Vladikavkaz, Lucerna, Sion, Aarau e Basilea. Durante il suo periodo al City, Kavelashvili si è fatto notare per la sua abilità e la sua determinazione, segnando anche un gol significativo durante un derby, nonostante la sconfitta della sua squadra per 3-2 nel 1996. La sua carriera sportiva gli ha garantito notorietà e un seguito, fattori che probabilmente hanno influenzato la sua elezione politica.

L’elezione presidenziale

L’elezione di Kavelashvili si è svolta attraverso un collegio elettorale composto da 300 membri, tra cui 150 parlamentari e 150 rappresentanti delle amministrazioni locali. Con un’elezione che ha visto solo un candidato, il seggio presidenziale di Kavelashvili è stato confermato con un voto schiacciante: 224 favorevoli e solo un voto contrario. Questo risultato evidenzia la sostanziale maggioranza del partito “Sogno Georgiano”, che ha registrato un successo notevole alle elezioni di ottobre. Tuttavia, l’opposizione ha deciso di non presentare candidati, protestando contro quello che definiscono un clima di intimidazione e manipolazione elettorale.

Le dichiarazioni di Kavelashvili

Dopo la sua elezione, Kavelashvili ha espresso la sua consapevolezza riguardo alla responsabilità connessa al ruolo di Presidente. Ha dichiarato di essere profondamente legato alla sua patria e si è impegnato a unire la società attorno ai valori nazionali e all’indipendenza del Paese. Nonostante le sue parole abbiano rassicurato molti, la sua stretta appartenenza al partito “Sogno Georgiano” e le critiche ricevute per le sue posizioni politiche potrebbero complicare il suo mandato.

Un contesto politico delicato

Kavelashvili subentra a Salome Zourabichvili, la quale ha ricoperto la carica dal 2018. Zourabichvili ha denunciato presunti brogli elettorali nelle ultime elezioni, puntando il dito contro l’influenza russa, un tema molto delicato, considerando le tensioni geopolitiche nella regione. La sua elezione ha sollevato preoccupazioni riguardo a un possibile spostamento verso una politica più populista e filo-russa, in un momento in cui la Georgia è impegnata in un delicato equilibrio tra l’influenza occidentale e le pressioni da parte della Russia.

Le controversie e le aspettative

La nomina di Kavelashvili non è esente da controversie. Accusato di essere un populista di estrema destra, il nuovo presidente ha fondato nel 2022 un partito chiamato “Potere Popolare”, considerato una costola di destra del “Sogno Georgiano”. La sua visione politica, orientata verso il mantenimento di relazioni più strette con la Russia, ha generato timori e opposizioni, che potrebbero influenzare la stabilità del governo e la coesione sociale nel Paese. La Georgia si trova quindi a un bivio, e il futuro di Kavelashvili alla guida della nazione dipenderà da come saprà rispondere alle sfide interne ed esterne che si presenteranno nel corso del suo mandato.

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