domenica, Settembre 29, 2024

Walter Cabasino eletto presidente del Parco di Gutturu Mannu: sfide e obiettivi per il futuro della riserva

Walter Cabasino, sindaco di Pula, è stato eletto all’unanimità come nuovo presidente del Parco di Gutturu Mannu, succedendo a Giacomo Porcu. L’assemblea dei sindaci dei comuni che includono la riserva naturale ha riconosciuto nelle sue capacità il potenziale per affrontare le molteplici problematiche legate alla gestione del parco, un’area che abbraccia i comuni di Pula, Villa San Pietro, Siliqua, Domus De Maria, Uta, Assemini, Santadi, Capoterra, Sarroch e Teulada. Cabasino guiderà l’ente parco fino alla scadenza del suo mandato da sindaco, impegnandosi ad implementare una serie di iniziative volte a migliorare l’accessibilità e la fruibilità dell’area, sia per i visitatori sia per le comunità locali.

Le sfide della gestione del parco

La presidenza di Cabasino si avvia in un contesto di sfide significative. Il Parco di Gutturu Mannu affronta questioni di viabilità che storicamente non hanno permesso di sfruttarne appieno le potenzialità. La situazione è complicata dall’abbandono della silvicultura e dai vincoli esistenti, che destano il malcontento di cacciatori e amanti della montagna. Durante il suo intervento, Cabasino ha espresso l’intento di portare avanti il lavoro di Giacomo Porcu, sottolineando l’importanza di un cambiamento positivo. “Il Parco non potrà mai decollare senza aprire le porte alle comunità del territorio”, ha affermato, facendo riferimento alla necessità di creare vie di accesso in ogni comune, complete di servizi per i visitatori. Inoltre, l’ex sindaco ha segnalato l’urgenza di reclutare personale di Forestas per la gestione e la cura del bosco, indicando che l’assenza di tali figure professionali influisce negativamente sulla fauna selvatica, costretta a migrare verso valle in cerca di cibo.

Un equilibrio con i frequentatori abituali

La relazione tra il Parco e i frequentatori abituali rappresenta un elemento cruciale per la sua gestione efficace. Cabasino ha chiarito che, pur mantenendo il divieto di attività venatoria all’interno del parco, è fondamentale consentire ai cacciatori di accedere alle loro postazioni per gli appostamenti nei territori limitrofi. Questo compromesso mira a trovare una soluzione che renda armoniosa la coesistenza delle diverse attività e delle parti interessate, pur preservando l’integrità ambientale della riserva. L’obiettivo è quello di costruire un dialogo aperto con tutti i portatori di interesse, al fine di migliorare l’esperienza degli utenti di questa area preziosa, senza compromettere la sicurezza e la biodiversità del Parco.

Viabilità e infrastrutture: una priorità da affrontare

Uno dei temi più critici emersi durante le discussioni sulla gestione del Parco riguarda le strade di accesso e di collegamento. Attualmente, molte aree del Parco rimangono inaccessibili anche ai fuoristrada, rendendo necessarie importanti migliorie infrastrutturali. Cabasino ha chiesto un piano di investimenti regionale che valga milioni di euro, sottolineando che senza adeguate infrastrutture, diventa difficile promuovere i percorsi di trekking e la bellezza del patrimonio forestale del Parco. La mancanza di accessibilità non influisce solo sull’esperienza dei visitatori, ma comporta anche rischi in termini di sicurezza, limitando gli spostamenti dei mezzi antincendio e di soccorso. Per affrontare queste difficoltà, il nuovo presidente prevede di nominare a breve una commissione incaricata di valutare le candidature per il nuovo direttore dell’ente parco, e di potenziare il personale attualmente ridotto a un ingegnere e un impiegato amministrativo.

Con l’impegno di Cabasino e la collaborazione delle comunità locali, il Parco di Gutturu Mannu potrebbe trovarsi sulla strada di un futuro migliore, ricco di opportunità e di rispetto per l’ambiente.