Ad Assemini, la stabilità della maggioranza guidata dal sindaco Mario Puddu è messa alla prova con la recente decisione di Riccardo Pilloni e Maria Ciaccio di abbandonare la lista civica di appartenenza per unirsi al gruppo misto. Nonostante il cambio di schieramento, entrambi i consiglieri hanno confermato il loro sostegno alla giunta, sollevando interrogativi sul futuro dell’amministrazione.
Motivi della fuoriuscita dal gruppo di maggioranza
Durante la seduta consigliare, Pilloni ha spiegato che la decisione di uscire dalla lista non è stata facile. Il consigliere ha infatti denunciato una mancanza di trasparenza da parte della giunta, lamentando come la situazione della città si stia deteriorando. Pilloni ha descritto Assemini come una realtà “spenta”, incapace di rinnovarsi e di rispondere adeguatamente alle esigenze dei cittadini. Le critiche si sono concentrate anche sull’operato dell’amministrazione, accusata di essere poco reattiva rispetto alle problematiche locali e di non riuscire a coinvolgere i residenti nel processo decisionale.
Maria Ciaccio ha espresso simili preoccupazioni in aula, sottolineando la necessità di una maggiore apertura e ascolto da parte della giunta. È evidente che le motivazioni della loro scelta rispecchiano una crescente tensione all’interno della maggioranza. Le dichiarazioni di entrambi i consiglieri sono state accompagnate da un chiaro invito all’amministrazione a migliorare comunicazione e dialogo, costruendo un rapporto più diretto con i cittadini.
Le reazioni delle opposizioni e dei cittadini
In seguito a questi eventi, Diego Corrias, ex candidato sindaco del Campo Largo, ha commentato la situazione, evidenziando una crisi di fiducia nei confronti del sindaco Puddu. Corrias ha accusato la giunta di non affrontare in modo adeguato le preoccupazioni espresse dai consiglieri e ha invitato la maggioranza a valutare la propria capacità di governare. Secondo lui, il sindaco dovrebbe farsi carico delle critiche e dei timori manifestati dai membri della sua lista, piuttosto che rimanere in silenzio.
Le preoccupazioni di Corrias sembrano riscontrare il sentiment di alcuni cittadini, che si chiedono se Assemini possa realmente consentirsi un’amministrazione che mostra segni di immobilismo. Sul territorio, è ricorrente l’impressione che l’amministrazione attuale debba accelerare i tempi per rispondere alle necessità della comunità, evitando di rimanere intrappolata in discussioni e polemiche interne.
L’approccio del sindaco Mario Puddu
Nonostante le critiche e il momento critico che sta vivendo la sua amministrazione, il sindaco Mario Puddu ha voluto rispondere con fermezza, concentrandosi sugli obiettivi a lungo termine piuttosto che sulle polemiche. Puddu ha affermato di preferire agire e risolvere i problemi piuttosto che alimentare discussioni. Il sindaco ha voluto sottolineare i progressi compiuti nella gestione di specifiche questioni, come i pagamenti legati alla fibromialgia e l’approvazione di varianti urbanistiche necessarie per rilanciare l’edilizia locale.
Secondo Puddu, questi aspetti dimostrano come Assemini stia lentamente ritrovando vitalità e capacità di crescita. Pur non rispondendo direttamente alle critiche dei suoi ex alleati, la dichiarazione di Puddu sembra voler rassicurare i cittadini della direzione in cui sta andando l’amministrazione. La sfida ora è mantenere l’unità all’interno della maggioranza e rispondere alle aspettative di una comunità che chiede visibilità e ascolto.
Le tensioni in Consiglio Comunale sono un segnale chiaro di un clima politico che necessita di una rinnovata coesione e chiarezza. Sarà interessante osservare come si svilupperanno le dinamiche interne alla giunta nei prossimi mesi e se questa crisi si tradurrà in una riorganizzazione degli assetti politici ad Assemini.