Mamadou Sakho trova nuova vita in Georgia: il ex Liverpool racconta la sua esperienza

Mamadou Sakho, ex difensore del Liverpool, inizia una nuova avventura calcistica in Georgia con il Torpedo Kutaisi, esprimendo entusiasmo per la cultura locale e la crescita del calcio nel Paese.
Immagine generata con AI

L’ex difensore del Liverpool, Mamadou Sakho, ha intrapreso un nuovo capitolo della sua carriera calcistica in Georgia, dopo un anno di inattività. A 34 anni, il giocatore ha scelto di firmare con il Torpedo Kutaisi, una decisione che ha stupito molti, ma che si è rivelata positiva sia per lui che per la sua famiglia. Sakho ha condiviso la sua esperienza ai microfoni di Foot Mercato, esprimendo entusiasmo e gratitudine per la nuova vita che ha trovato in questo Paese ricco di cultura e opportunità.

Una scelta ponderata: l’arrivo in Georgia

Dopo un anno lontano dai campi di gioco, Mamadou Sakho ha valutato diverse opzioni prima di decidere di trasferirsi in Georgia. La disponibilità di un ambiente accogliente e la curiosità verso una cultura differente hanno giocato un ruolo cruciale nella sua decisione. “Sono molto felice qui. Anche la famiglia è molto felice,” ha dichiarato Sakho, manifestando il suo entusiasmo per questa nuova avventura. Quando è arrivato, la sua famiglia era già lì da un mese e ha trovato un’accoglienza calorosa da parte del club e dei suoi membri. La Georgia si è rivelata una meta dubbiamente esotica, ma sorprendentemente affascinante.

Sakho ha sottolineato come il Paese presenti un ottimo equilibrio tra pace e opportunità per una vita familiare soddisfacente. Ha evidenziato che, pur provenendo da grandi città come Londra e Parigi, non ha mai incontrato scuole così moderne e ben attrezzate. “C’è tutto il necessario affinché i bambini crescano in buone condizioni e in un buon ambiente,” ha aggiunto, specificando anche che il club ha grandi ambizioni e non è in fondo alla classifica.

Un ambiente stimolante e multietnico

Un altro punto di forza del Torpedo Kutaisi, secondo Sakho, è il gruppo eterogeneo di giocatori. Nella sua squadra ci sono atleti provenienti da diverse nazioni, tra cui Norvegia, Brasile e Serbia. Questa diversità culturale ha reso l’ambiente di lavoro molto interessante e stimolante. “Ho un ottimo rapporto con i compagni di squadra, siamo uniti e ci supportiamo molto,” ha dichiarato, enfatizzando l’importanza di un buon spirito di squadra.

La sua esperienza sul campo è stata positiva, avendo giocato undici partite consecutive prima di un infortunio al polpaccio che lo ha costretto a saltare alcune partite. “La stagione sta andando molto bene e stiamo giocando un buon calcio,” ha affermato, evidenziando l’andamento favorevole del campionato. La determinazione di Sakho e la sua voglia di affrontare nuove sfide sono chiari indicatori del suo impegno, non solo come calciatore, ma anche come esempio per i più giovani.

La crescita del calcio georgiano

Sakho non si è limitato a descrivere la sua esperienza personale, ma ha anche parlato della crescita del calcio in Georgia. Con l’emergere di talenti come Khvicha Kvaratskhelia e altri, la nazionale georgiana sembra destinata a farsi notare anche a livello internazionale. “Il campionato sta vivendo un’evoluzione. La federazione investe molto nella formazione e nelle infrastrutture,” ha spiegato, mettendo in evidenza l’importanza di queste risorse per il futuro del calcio georgiano.

Con le strutture di prima qualità e campi ben attrezzati disseminati in tutto il Paese, giovani calciatori hanno l’opportunità di svilupparsi e mostrare il loro talento. La qualità del calcio in Georgia non è da sottovalutare, e la visione della federazione per promuovere e sostenere le nuove generazioni è chiara. Sakho ha persino avuto parole lusinghiere per il livello degli stadi, richiamando un’attenzione generale su quanto il Paese stia investendo nello sport.

Con il suo trasferimento in Georgia, Mamadou Sakho non solo sta riempiendo un vuoto nella sua carriera, ma sta anche osservando da vicino l’evoluzione di un calcio locale in fermento e promettente.

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