La situazione della squadra di calcio di Taranto continua a mostrare segnali di crescente instabilità. A seguito del mancato rispetto da parte di Apex Capital della scadenza per il closing fissata al 13 dicembre, la serata di ieri ha portato a un ulteriore passo falso con il rinvio del pagamento degli stipendi e delle trattenute fiscali. Questa crisi organizzativa ha innescato una reazione a catena, spingendo diversi membri dello staff a considerare l’uscita dal club.
Incertezze e ritardi nei pagamenti
La faccenda di Taranto non è nuova nel mondo del calcio italiano, dove ritardi nei pagamenti sono purtroppo frequenti. Tuttavia, il mancato rispetto della deadline del 13 dicembre ha colto di sorpresa non solo i giocatori, ma anche i dirigenti. Le mazzette di stipendi, comprese le ritenute Irpef relative agli incentivi all’esodo e ai contributi per il Fondo Fine Carriera per il bimestre settembre-ottobre 2024, sono diventate un argomento scottante. Questo clima di incertezza ha portato a una sensazione di sfiducia e preoccupazione tra i tesserati, che si sono trovati a mettere in discussione la stabilità della società.
Gli avvenimenti di ieri hanno evidenziato come una crisi economica possa influenzare ogni aspetto del club, dalla gestione quotidiana alla sicurezza lavorativa di staff e atleti. Con la paura di un possibile default, molti membri della società stanno valutando opportunità altrove, portando a una fuga di talenti e competenze che potrebbe rivelarsi dannosa a lungo termine per la formazione.
Possibili dimissioni nel team tecnico
La tensione palpabile all’interno dell’organizzazione ha portato a commenti sull’uscita di Michele Cazzarò, l’attuale allenatore. Fonti vicine all’ambiente hanno suggerito che non sia l’unico: anche il suo staff rischia di seguire la stessa strada. Il vice allenatore, Enzo Murianni, insieme al preparatore atletico Rizzo e all’allenatore dei portieri Martellotta, starebbero considerando di lasciare il proprio incarico in un momento così critico.
Questa situazione mette in luce la delicatezza della posizione di Cazzarò, che si trova ad affrontare non solo la pressione dei risultati sportivi, ma anche quella derivante dall’incertezza economica e dalle dimissioni sempre più probabili del suo team. Il succedersi degli eventi in questo contesto costringe tutti a riflettere su quale sia il futuro della squadra, che da mesi sta lottando per mantenere una sua identità mentre si trovano in bilico il progetto tecnico e quello gestionale.
Il futuro del settore giovanile
Ma non è solo il team principale a vivere un periodo di crisi. Anche Piergiuseppe Sapio, il responsabile del settore giovanile, si troverebbe vicino all’addio. La situazione critica che pervade il club potrebbe avere ripercussioni anche sulla formazione dei giovani talenti, un aspetto fondamentale per il futuro di ogni società calcistica. Sapio ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo delle nuove leve, e il suo eventuale abbandono rappresenterebbe una perdita significativa, non solo per la squadra, ma per tutta la community sportiva di Taranto.
In questo frangente, è lecito domandarsi quale sarà il destino del club: la mancanza di coordinamento e chiarezza nei conti potrebbe minare non soltanto la composizione attuale della squadra, ma anche compromettere il lavoro svolto in ambito giovanile. Una struttura societaria fragile, come quella che si vede emergere a Taranto, è a rischio di crolli ulteriori e di conseguenze negative sul lungo periodo.