CVC Capital Partners, noto fondo di private equity, ha iniziato a valutare l’acquisto della quota detenuta da Vivendi in Telecom Italia. Se l’operazione andrà in porto, potrebbe rappresentare una significativa evoluzione per la più grande compagnia di telecomunicazioni italiana, in un contesto di interesse crescente nei settori delle telecomunicazioni e dei servizi digitali.
CVC Capital Partners e l’interesse per Telecom Italia
Secondo le informazioni diffuse da Bloomberg, CVC ha avviato discussioni preliminari con Vivendi per acquisire la sua partecipazione del 24% nelle azioni ordinarie di Telecom Italia. La valutazione attuale di questa quota è di circa 1 miliardo di euro, a conferma dell’importanza strategica di Telecom Italia nel panorama europeo delle telecomunicazioni.
L’interesse di CVC per Telecom Italia non è una novità, dato che in passato il fondo aveva già considerato l’ingresso nella Serie A di calcio. Questa volta, il focus si concentra su un player fondamentale nel mercato delle telecomunicazioni. Il dominio di Telecom Italia si estende oltre il semplice business delle telecomunicazioni; l’azienda possiede attivamente anche una divisione dedicata ai servizi aziendali e un’unità operante in Brasile, mostrando così una diversificazione significativa.
Reazioni del mercato e impatto sulle azioni
Lunedì scorso, le azioni di Telecom Italia hanno registrato un aumento notevole, toccando un picco del 6,6%. Il titolo ha chiuso la giornata con un incremento del 5,7%, raggiungendo livelli che non si vedevano da marzo. Questo incremento porta la capitalizzazione di mercato dell’azienda a circa 6,1 miliardi di euro, segnalando un’ottimistica reazione degli investitori rispetto alle prospettive future.
Un eventuale accordo tra CVC e Vivendi non solo renderebbe CVC il maggiore azionista di Telecom Italia, ma potrebbe anche preparare il terreno per una potenziale acquisizione completa dell’operatore. Ciò permetterebbe a CVC di ristrutturare l’azienda, sulla base del suo core business nel mercato wireless in Italia, mentre ottimizzerebbe le altre linee di business.
Aspetti legali e approvazione governativa
Qualsiasi operazione di acquisizione di questo calibro dovrà superare il filtro della legge italiana. Infatti, il governo italiano possiede una quota in Telecom Italia attraverso Cassa Depositi e Prestiti, configurandosi come un attore chiave data la sua autorità di veto, nota come Golden Power. Questo strumento legale conferisce al governo il potere di autorizzare o bloccare operazioni che coinvolgono compagnie di interesse strategico per il Paese.
Analizzando la situazione attuale, gli esperti di Equita hanno commentato che la possibilità che CVC desideri rilevare la quota di Vivendi senza portare a un takeover totale è più che plausibile. Un tale scenario potrebbe avere il supporto del governo, che dovrà esaminare l’operazione ai fini del Golden Power. In caso di successo, Telecom Italia potrebbe anche procedere a una conversione delle azioni di risparmio, semplificando la propria struttura finanziaria.
Notizie recenti e future udienze giudiziarie
In aggiunta a questi sviluppi, ci sono notizie fresche riguardanti un procedimento in corso a livello legale. La Corte d’Appello di Roma ha rinviato la decisione sulla richiesta di sospensione per il pagamento di circa 1 miliardo di euro legato a canoni risalenti al 1998. Questo rinvio offre l’opportunità alle parti di trovare una soluzione negoziata prima della nuova udienza fissata per il 20 gennaio 2025.
Gli analisti vedono questo rinvio come un segnale positivo per Telecom Italia, suggerendo che ci possa essere spazio per un accordo informale. Se si raggiungesse un accordo nel primo trimestre del 2025, questo potrebbe avere un impatto positivo sul valore delle azioni di risparmio. Infatti, un eventuale guadagno di capitale annunciato a inizio 2025 potrebbe rafforzare le aspettative di un ritorno all’utile netto, spingendo gli esperti a consigliare l’acquisto delle azioni di Telecom Italia, evidenziando un interesse rinnovato nel titolo.