La recente visita di John Elkann, presidente di Stellantis, all’Eliseo ha segnato un passo importante dopo le dimissioni dell’ex amministratore delegato Carlos Tavares. In questo momento delicato per l’industria automobilistica, la pianificazione e le strategie future diventano cruciali. Elkann, in un clima di tensione sia con i sindacati francesi che con la situazione italiana, ha illustrato le intenzioni dell’azienda in merito alla produzione di veicoli e all’impegno nelle varie sedi operative.
L’incontro con Macron e il sostegno alle sedi francesi
Durante l’incontro con il presidente francese Emmanuel Macron, John Elkann ha affermato l’impegno di Stellantis nel sostenere i propri stabilimenti in Francia. Queste dichiarazioni arrivano a pochi giorni dalla notizia delle dimissioni di Tavares, alimentando preoccupazioni sul futuro dell’azienda. La presidenza francese ha riportato che Elkann ha garantito «la messa in sicurezza del finanziamento e dello sviluppo» della joint venture Automotive Cells Company , concentrata sulla produzione di batterie elettriche e composta da Stellantis, Mercedes e TotalEnergies.
Va notato che per la gigafactory di Billy-Berclau è stato ottenuto un significativo prestito bancario, un elemento chiave per potenziare la produzione di batterie essenziali per il passaggio ai veicoli elettrici. Elkann ha sottolineato anche il valore della rete commerciale in Francia, così come la relazione con i fornitori locali, dissipando così le preoccupazioni su eventuali chiusure degli stabilimenti. Attualmente Stellantis gestisce, in territorio francese, 12 siti operativi che impiegano circa 42mila persone, su un totale di 258mila dipendenti in tutto il mondo, secondo i dati aggiornati a fine 2023.
Tuttavia, nonostante le rassicurazioni, i sindacati manifestano preoccupazione, in particolare per le situazioni dei siti di Poissy e Douvrin, soprattutto alla luce della recente notizia riguardante una riduzione del 20% nella produzione programmata per 2024, decisione motivata da necessità di adattamento a un mercato europeo in contrazione.
Tavolo Stellantis al ministero delle Imprese
L’incontro di Elkann con Macron non è l’unico appuntamento cruciale previsto. Oggi si svolgerà un incontro importante presso il ministero delle Imprese italiano, dove si discuterà del futuro e delle strategie di Stellantis in Italia. Convocato dal ministro Adolfo Urso, questo tavolo mira a rispondere alla recente riduzione di 4,6 miliardi di euro al fondo per il settore automobilistico, una misura che ha suscitato forti reazioni tra sindacati e associazioni di categoria.
Alla riunione parteciperà anche Jean-Philippe Imparato, responsabile del gruppo Stellantis in Europa. Nei giorni scorsi, Imparato ha anticipato alcune linee di sviluppo per il rilancio, che comprendono la produzione di nuovi modelli a Mirafiori, Pomigliano e Cassino. Tra le proposte, spicca il ritorno delle auto ibride, che incontrano una crescente domanda sul mercato, e il ruolo strategico di Atessa nella produzione di veicoli commerciali.
Inoltre, il tavolo al ministero vedrà la partecipazione di altre figure chiave, come il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il ministro del Lavoro Marina Calderone. Un’occasione importante per proporre misure che possano sostenere il settore automobilistico italiano in un momento di svolta.
Innovazioni attese per gli stabilimenti italiani
Tra le novità attese per il settore automobilistico italiano ci sono nuovi modelli ibridi pensati per gli stabilimenti di Cassino e Melfi, così come una nuova generazione della Fiat 500 in fase di sviluppo a Mirafiori, con la versione ibrida che dovrebbe arrivare entro il 2025. Durante l’incontro, si discuterà anche dell’assegnazione della piattaforma Small, destinata alla produzione di city car, con la possibilità che gli stabilimenti di Mirafiori e Pomigliano d’Arco ne possano beneficiare.
Queste innovazioni rappresentano non solo un’opportunità di crescita per Stellantis, ma anche un elemento fondamentale per il rilancio dell’industria automobilistica italiana, che nel contesto attuale deve affrontare parecchie sfide sia economiche che di mercato. Il risultato di questi incontri e le decisioni che verranno prese avranno un impatto significativo sull’occupazione e sul futuro del settore nel paese.