Asl di Olbia risponde alle accuse: “Non c’è depotenziamento, attiviamo servizi e assunzioni”

La sanità gallurese affronta una crisi di personale secondo i sindacati, ma la Asl di Olbia rassicura con assunzioni e piani per migliorare l’assistenza e mantenere standard elevati.
Immagine generata con AI

La sanità gallurese è al centro di un acceso dibattito a seguito delle recenti dichiarazioni dei sindacati, che parlano di un sistema sanitario in crisi e di una carenza di personale che minaccia la qualità dell’assistenza. La Asl di Olbia ha deciso di rispondere con fermezza, presentando le proprie azioni e prospettive nel tentativo di rasserenare gli animi e chiarire la situazione.

Le affermazioni dei sindacati

Nei giorni scorsi, i rappresentanti sindacali si sono confrontati con il prefetto di Sassari, lanciando allarmi sulla situazione degli ospedali della Gallura. Secondo le organizzazioni, il sistema sanitario sarebbe “collassato” a causa del depotenziamento dei servizi e della drammatica carenza di personale. La comunicazione ha avuto un forte impatto, disegnando un quadro allarmante della sanità locale, colpita da turni di lavoro massacranti e dall’inefficienza di un’organizzazione già in difficoltà.

La risposta della Asl di Olbia

Il direttore generale della Asl, Marcello Acciaro, ha respinto le affermazioni, sostenendo che la carenza di personale è un problema di carattere nazionale. Secondo lui, la situazione della Gallura è accentuata dalla mobilità dei lavoratori verso le Aziende Sanitarie in altre province, come Sassari e Cagliari. “Abbiamo attivato una procedura di stabilizzazione per 13 operatori socio-sanitari ,” ha dichiarato Acciaro, enfatizzando l’importanza di questo passo che serve a ridurre il precariato presente nel settore.

È stato inoltre annunciato che 21 Oss sono stati assunti dalla graduatoria concorsuale di Ares, portando a 173 il totale dei lavoratori nel settore. Questi interventi dimostrano un impegno per potenziare i servizi e migliorare la situazione lavorativa in un contesto così difficile.

Piani futuri e assunzioni programmate

Acciaro ha informato che a breve Ares procederà con un nuovo concorso per il reclutamento di infermieri, con l’intento di coprire il Piano del Fabbisogno che prevede l’assunzione di 57 unità. Nel triennio, è previsto un incremento significativo di 137 unità, a conferma di un programma di assunzioni mirato a rafforzare gli organici. Nel 2024, la Asl di Olbia prevede di attivare 26 procedure di selezione, sottolineando l’importanza di tali azioni per garantire un’assistenza sanitaria di qualità.

Acciaro ha anche accennato a nuove organizzazioni e progetti in corso, che vanno dall’accesso diretto ai servizi ambulatoriali, alla ripartenza dello screening mammografico, fino alla creazione di punti prelievo distribuiti sull’intero territorio della Gallura. La gestione attuale mira a integrare professionisti come assistenti sociali e psicologhe, elementi chiave per un approccio olistico e di comunità alla salute.

Chiarimenti sui servizi e sulla qualità dell’assistenza

Di fronte alle preoccupazioni espresse riguardo al potenziale depotenziamento di alcuni servizi, il direttore generale ha precisato che le notizie circolate non corrispondono alla realtà dei fatti. Acciaro ha ribadito che il presidio di Sassari, classificato come Dea di II livello, è obbligato a ricevere pazienti galluresi per patologie non trattabili a Olbia, che è invece un Dea di I livello.

Tali affermazioni mirano a rassicurare i cittadini sul fatto che la Asl di Olbia sta mantenendo un alto standard di cura e che non esiste un vero e proprio smantellamento dei servizi. La gestione della salute pubblica, secondo il direttore, sta seguendo un protocollo preciso e strutturato che mira a garantire assistenza adeguata e tempestiva ai pazienti della Gallura.

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