Convegno ad Oristano sulle Aggressioni al Personale Sanitario: Diritto alla Cura e Sicurezza

Il convegno di Oristano del 19 ottobre affronta le aggressioni al personale sanitario, con focus sulla salute mentale, promuovendo un dialogo tra medici e avvocati per migliorare sicurezza e cura.
Convegno ad Oristano sulle Aggressioni al Personale Sanitario: Diritto alla Cura e Sicurezza - Nidi di Sardegna

Il prossimo sabato, 19 ottobre, la città di Oristano ospiterà un importante convegno intitolato “Le aggressioni al personale sanitario: diritto alla cura, diritto alla sicurezza. Il caso Salute mentale”. L’evento si svolgerà alle ore 9:00 presso la sala convegni della Confcommercio, situata in via Sebastiano Mele 7/G. Questo incontro, organizzato dalla ASL 5 in collaborazione con l’Ordine dei medici e l’Ordine degli avvocati di Oristano, mira a stimolare un dibattito necessario sulle aggressioni che il personale sanitario subisce, in particolare da pazienti con disturbi mentali.

L’importanza del convegno

Il convegno rappresenta un’opportunità unica per creare un confronto proficuo tra medici e avvocati, affrontando un tema di crescente rilevanza nel panorama sanitario italiano. La sicurezza del personale sanitario e il diritto alla cura per i pazienti sono questioni che necessitano di un’analisi profonda e di strategie condivise. La crescente incidenza di aggressioni fisiche nei contesti di emergenza e salute mentale rende fondamentale l’impegno collettivo per proteggere chi lavora nel settore.

Il responsabile scientifico dell’evento, Antonio Mignano, direttore del Dipartimento di Salute mentale e Dipendenze della ASL 5, guiderà le discussioni. L’apertura dei lavori sarà curata da dignitari prominenti nel campo medico e legale, tra cui Antonio Sulis, presidente dell’Ordine dei medici di Oristano, e Enrico Maria Meloni, presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati. Questi interventi daranno il via a una serie di relazioni tecniche e testimonianze che affronteranno le sfide attuali nel settore della salute mentale.

Relatori e contenuti del convegno

Tra i relatori di spicco del convegno figurano professionisti di alto livello, ciascuno con competenze specifiche nel settore. Stefano Castagnoli, direttore dell’Unità di Salute mentale adulti dell’Azienda Usl Toscana centro, e Stefano Sau, primario del Pronto Soccorso e dell’Obi di Oristano, porteranno la loro esperienza sul campo. Altri relatori rilevanti includono Alessandro Coni, direttore del Centro di Salute mentale di Cagliari, e Paolo de Falco, procuratore del Tribunale di Oristano.

Le discussioni si concentreranno sull’analisi dei dati raccolti recentemente, con un’attenzione particolare alle dinamiche delle aggressioni ai danni del personale sanitario. L’evento è destinato a medici, avvocati e magistrati, e prevede una partecipazione limitata a 200 professionisti, garantendo un ambiente intimo e mirato per il dibattito e lo scambio di idee.

Un fenomeno in crescita: dati e cause

Negli ultimi anni, il numero di aggressioni fisiche nei confronti del personale sanitario ha mostrato un trend allarmante. Secondo i dati forniti dall’INAIL, tra il 2020 e il 2022, in Italia si sono registrati circa 6.000 casi di aggressioni, con un incremento del 14% nel solo anno 2022. Non sorprendentemente, gli operatori sanitari più colpiti sono coloro che prestano servizio nel settore della salute mentale e nei pronto soccorso, dove le situazioni di emergenza e stress possono scatenare comportamenti violenti.

Le cause di tali episodi sono complesse e multifattoriali. Sebbene vi sia una tendenza a semplificare attribuendo il fenomeno ai disturbi mentali, è fondamentale considerare anche il contesto sociale, psicologico e istituzionale in cui questi eventi si verificano. La legge Basaglia del 1978 ha marcato un cambio di paradigma nella psichiatria, liberando i pazienti dalla custodia coercitiva. Tuttavia, l’intervento legislativo del 2014 ha riaperto dibattiti preoccupanti sulle responsabilità del personale sanitario in casi di violenza, riaccendendo polemiche sulla sovrapposizione tra cura e custodia.

Con il convegno, gli organizzatori intendono proporre un dialogo costruttivo, valorizzando le diverse prospettive apportate dai professionisti della salute e della giustizia, mirando a costruire un approccio integrato per affrontare questa problematica.

Partecipazione e iscrizioni

L’accesso al convegno è gratuito, ma è necessaria l’iscrizione preventiva. I partecipanti interessati, siano essi medici o professionisti dell’area sociale e/o sanitaria, dovranno compilare un modulo di iscrizione e inviarlo via email alla segreteria organizzativa all’indirizzo omeor@libero.it entro il 10 ottobre. L’evento si rivolge a un pubblico selezionato: fino a 100 medici chirurghi specialisti, con attenzioni particolari verso le discipline legate alla medicina d’emergenza e alla salute mentale, e fino a 100 avvocati in fase di accreditamento.

Questa iniziativa, quindi, non solo rappresenta un momento di riflessione e dibattito, ma è anche un passo importante verso l’elaborazione di strategie concrete per migliorare la sicurezza e la qualità del lavoro all’interno delle strutture sanitarie.

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