A Olbia, il servizio di Uroginecologia offre supporto per patologie del pavimento pelvico

Il servizio di Uroginecologia dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia ha fornito oltre 1.100 prestazioni sanitarie, diventando un punto di riferimento per la salute femminile in Sardegna.
A Olbia, il servizio di Uroginecologia offre supporto per patologie del pavimento pelvico - Nidi di Sardegna

La Sardegna ha visto nel corso dell’ultimo anno un incremento significativo dei servizi dedicati alla salute femminile, e tra questi spicca il servizio di Uroginecologia attivo presso l’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. Nel suo primo anno di attività, il servizio ha fornito oltre 1.100 prestazioni sanitarie, diventando un punto di riferimento per molte donne affette da disturbi del pavimento pelvico, temi spesso trascurati e stigmatizzati. Scopriamo più a fondo le caratteristiche e l’impatto di questo servizio nell’isola.

Un servizio essenziale per la salute femminile

Il servizio di Uroginecologia di Olbia rappresenta uno dei pochi disponibili in Sardegna, impegnato nella gestione delle patologie muscolari del pavimento pelvico. Sotto la direzione di Giangavino Peppi, la struttura complessa di Ginecologia e Ostetricia è cresciuta in prestigio e rilevanza, attirando pazienti non solo da Olbia ma anche da altri territori dell’isola. “È un servizio che richiama utenti anche da altri territori dell’Isola,” afferma il direttore Peppi, sottolineando l’importanza di ampliare e potenziare l’offerta a beneficio di una platea sempre più ampia di donne.

La squadra è composta da professionisti esperti, tra cui i medici Pietro Demurtas, Mario Sechi ed Elettra Tinacci, assieme a due ostetriche, Maria Antonietta Cossu e Silvia Cossu. L’impegno collettivo ha portato a un riscontro positivo da parte delle pazienti, le quali hanno trovato in questo servizio un supporto concreto per affrontare problematiche legate alla loro salute e qualità della vita.

Problematiche del pavimento pelvico: una sfida per molte donne

Le problematiche legate al pavimento pelvico includono l’incontinenza urinaria, la sindrome da urgenza, il prolasso uterino-vaginale e i dolori pelvici cronici. Questi disturbi influiscono notevolmente sulla vita quotidiana delle donne, limitando la loro libertà di movimento e causando disagio emotivo. “Sono disturbi che hanno un riflesso su giovani e meno giovani,” afferma Pietro Demurtas, spiegando che circa una donna su cinque è colpita da queste problematiche. Gli effetti collaterali di queste patologie possono iniziare a manifestarsi dopo la gravidanza o la menopausa, ma non sono rari neanche nei casi di donne giovani.

Questi disagi, spesso segretati e sottovalutati, impediscono alle donne di partecipare attivamente alle proprie vite, creando un bisogno urgente di supporto e intervento. La professionalità dell’équipe medica e la creazione di un ambiente accogliente all’interno del servizio di Uroginecologia si rivelano vitali per aiutare molte donne a superare questi ostacoli.

Interventi e collaborazioni per una cura ottimale

Il servizio di Uroginecologia non si limita alla consulenza e al trattamento conservativo; in alcuni casi, è possibile intraprendere interventi chirurgici mini-invasivi in collaborazione con la Chirurgia Generale della stessa struttura ospedaliera. Questo approccio integrato consente di affrontare situazioni più complesse che richiedono un intervento diretto in ambito chirurgico, mantenendo un focus sulla salute e il benessere delle pazienti.

Il costante scambio di competenze tra le diverse specializzazioni mediche non solo migliora i risultati clinici, ma favorisce anche l’implementazione di un modello di assistenza centrato sulla paziente. Non è solo la competenza medica a fare la differenza, ma anche l’umanizzazione del trattamento, che rende ogni donna una partner attiva nel proprio percorso di cura.

Il servizio di Uroginecologia di Olbia, quindi, non solo si propone di trattare e gestire efficacemente le problematiche del pavimento pelvico, ma ha anche il potenziale per influenzare positivamente la qualità della vita delle donne sarde, garantendo un accesso a cure appropriate e di alta qualità.

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