La situazione del mercato provvisorio di piazza Nazzari a Cagliari continua a destare preoccupazione, con lavori che avrebbero dovuto concludersi a febbraio 2024 e che ora sembrano subire un ulteriore slittamento. Nonostante le promesse di un nuovo termine di fine lavori fissato al 9 novembre, l’incessante susseguirsi di proroghe e varianti ha portato a un incremento dei costi, portando il progetto ben oltre le previsioni iniziali. Gli operatori sono ansiosi di vedere finalmente l’apertura di una struttura che rappresenta un punto di riferimento importante per la comunità locale.
L’andamento dei lavori: un cronoprogramma ricco di slittamenti
La situazione attuale del cantiere è il frutto di un lungo e complicato processo. I lavori per la realizzazione del mercato provvisorio avrebbero dovuto durare 180 giorni, con termine previsto per il 2 febbraio 2024. Tuttavia, già in partenza, il progetto ha visto la prima proroga di 35 giorni concessa il 15 febbraio, poco dopo la scadenza inizialmente prevista per la conclusione. Questo ha portato a una nuova data per il completamento, fissata per il 21 marzo. Tuttavia, il 5 aprile è stata comunicata una seconda proroga di 45 giorni, posticipando ulteriormente la fine dei lavori al 5 maggio.
Ma il tempo continuava a scorrere e il cantiere non avanzava come sperato. Una terza proroga di 60 giorni, concessa il 3 maggio, ha fatto slittare il termine di completamento al 4 luglio. A giugno è emersa la necessità di apportare variazioni al progetto originario, un passaggio che ha complicato ulteriormente la situazione. Questo ha comportato un incremento dei costi, con un’importo aggiuntivo di 299 mila euro, e una nuova proroga per un termine successivo, fissato per il 3 agosto. Tuttavia, la situazione continuava a essere instabile, con un’ulteriore sospensione dei lavori a poche ore dalla nuova scadenza.
Un quadro finanziario in evoluzione: costi che lievitano
Con il passare dei mesi, gli aggiornamenti sul progetto non riguardano solo le tempistiche. Anche il costo totale dell’opera ha subito un incremento significativo. La giunta di Massimo Zedda ha rivisto il programma finanziario, portando il totale delle spese a oltre 8 milioni di euro, un aumento di circa 700 mila euro rispetto ai 7,3 milioni inizialmente previsti. Questa revisione è stata motivata da varie richieste di operatori, comprendenti miglioramenti agli impianti di condizionamento e idrici, ma ha sollevato interrogativi sulla gestione dei fondi e sulla pianificazione del progetto.
La nuova delibera ha inoltre delineato un chiaro cronoprogramma per i lavori, mostrandosi necessaria vista la continua incidenza di varianti e proroghe che hanno rallentato l’andamento dei lavori. Gli operatori, che da tempo aspettano un ambiente di vendita ristrutturato e moderno, sono preoccupati anche per le incertezze legate al cantiere storico di San Benedetto, che dovrebbe essere ristrutturato nei prossimi tre anni. Quest’ulteriore ritardo nel completamento del mercato provvisorio genera un sentimento di frustrazione e preoccupazione nella comunità locale, la quale spera in un riequilibrio e una risoluzione tempestiva delle problematiche attuali.
Verso la fine dei lavori: la nuova scadenza e le promesse
Dopo un lungo periodo di incertezze e rinvii, il cantiere è stato riattivato il 9 settembre, con la giunta che ha dato il via libera all’ultima proroga. Questa fissa la nuova scadenza per la conclusione dei lavori al 9 novembre. In questo contesto, ci si augura che le promesse di accelerazione e di un’agevole conclusione dei lavori possano finalmente diventare realtà. Le speranze degli operatori e della comunità sono elevate, ma è fondamentale osservare attentamente gli sviluppi nel prossimo futuro.
Molto resta da fare, e una volta completati i lavori, ci sarà un periodo di transizione che porterà al trasferimento definitivo dalla storica struttura di San Benedetto. L’attesa è palpabile; la comunità locale desidera ardentemente vedere finalmente realizzata una struttura che promette di rispondere alle esigenze di un vivace mercato, nonostante i ritardi accumulati. La chiusura di questo capitolo di incertezze è attesa non solo per gli operatori, ma anche per tutti i cittadini di Cagliari che cercano un rinnovato punto di riferimento per le loro spese quotidiane.