Incendio devasta capannone della ditta di raccolta rifiuti a Oristano: dieci autocompattatori distrutti

Un incendio devastante ha colpito un capannone della ditta Belloni a Oristano, danneggiando dieci autocompattatori e suscitando indagini sulle cause del rogo, con impatti significativi sulla raccolta rifiuti.
Incendio devasta capannone della ditta di raccolta rifiuti a Oristano: dieci autocompattatori distrutti - Nidi di Sardegna

Nel cuore della notte, un incendio di vaste proporzioni ha colpito un capannone situato nella zona industriale di Oristano, danneggiando gravemente dieci autocompattatori appartenenti alla ditta Belloni, impegnata nella raccolta dei rifiuti per diversi comuni della regione. L’incidente, avvenuto in via Ginevra, ha suscitato grande preoccupazione tra i residenti e le autorità locali, che ora indagano per fare chiarezza sulle cause del rogo.

Fiamme che distruggono: l’incendio e le prime azioni di soccorso

L’allerta incendio è scattata trentaminuti dopo la mezzanotte, quando le fiamme hanno cominciato a sprigionarsi dal deposito della ditta Belloni. I vigili del fuoco di Oristano, prontamente intervenuti, hanno inviato due squadre di intervento insieme a un’autobotte per affrontare il rogo. L’operazione di spegnimento si è rivelata lunga e complessa, protraendosi per oltre sei ore, durante le quali le squadre hanno operato incessantemente per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area circostante.

Le fiamme hanno inizialmente avvolto i camion ed sono state notate anche alcuni veicoli parcheggiati nelle immediate vicinanze, che hanno subito invece danni collaterali. La rapidità con cui l’incendio si è propagato ha reso necessario un intervento tempestivo e coordinato, non solo da parte dei vigili del fuoco, ma anche delle forze dell’ordine, che si sono occupate di garantire la sicurezza dell’area e di limitare il traffico nei pressi del deposito.

Indagini in corso: le cause dell’incendio e le attente verifiche

Con il passare delle ore, l’attenzione si è spostata verso le indagini sul rogo. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia, insieme a un funzionario del comando, per avviare le prime verifiche del caso. La mattina seguente, un’ulteriore squadra del Nucleo Investigativo Antincendi Territoriale è stata mobilitata in loco per collaborare con le forze dell’ordine nella ricostruzione della dinamica dell’incidente e per stabilire le cause che hanno portato allo sviluppo delle fiamme.

Sebbene le cause rimangano attualmente sconosciute, gli investigatori stanno esaminando vari elementi che potrebbero aver contribuito allo scoppio dell’incendio. Tra le ipotesi prese in considerazione c’è quella di un cortocircuito o di un incidente legato alle operazioni di carico e scarico dei veicoli. I risultati delle indagini sono attesi con interesse, poiché potrebbero fornire indicazioni fondamentali sia per la ditta Belloni che per le autorità locali.

Il futuro della ditta Belloni e l’impatto sull’attività

Il danneggiamento dei dieci autocompattatori rappresenta un duro colpo per la ditta Belloni, un’azienda che ha svolto un importante ruolo nella gestione dei rifiuti nella zona di Oristano. La distruzione dei veicoli non solo inciderà sulle operazioni quotidiane della ditta, ma avrà anche ripercussioni sui servizi di raccolta rifiuti per i comuni coinvolti. In un momento già delicato per la gestione dei rifiuti, l’azienda dovrà affrontare ora una situazione complessa, favorendo rapidi interventi di riparazione o eventualmente la sostituzione dei mezzi danneggiati.

Il prossimo futuro della ditta dipenderà anche dalle tempistiche con cui sarà possibile ripristinare i veicoli e riprendere le consuete operazioni di raccolta. È fondamentale che tutto si svolga senza ritardi per garantire un servizio adeguato ai cittadini e mantenere la pulizia e l’ordine nella zona. I rappresentanti dell’azienda e le autorità locali monitoreranno attentamente l’evolversi della situazione, in attesa di possibili aggiornamenti sulle indagini che potrebbero chiarire le circostanze dell’incendio.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *