Progetto Atena: La Maddalena contro la violenza di genere con corsi di autodifesa per le donne

Il “Progetto Atena” di La Maddalena offre corsi di autodifesa per donne, mirati a promuovere sicurezza e consapevolezza contro la violenza di genere, con un focus su preparazione fisica e mentale.
Progetto Atena: La Maddalena contro la violenza di genere con corsi di autodifesa per le donne - Nidi di Sardegna

In un mondo in cui la violenza di genere rappresenta una problematica sempre più all’ordine del giorno, l’Amministrazione comunale di La Maddalena ha deciso di intervenire concretamente con il “Progetto Atena”. Questa iniziativa mira a fornire alle donne del territorio le competenze necessarie per affrontare potenziali situazioni di pericolo attraverso corsi di autodifesa personale. Rivolto a diverse categorie di partecipanti, il progetto non solo promuove la sicurezza, ma stimola anche una maggiore consapevolezza dei rischi che si possono incontrare nella vita quotidiana.

Destinatari del progetto

Il “Progetto Atena” è progettato per soddisfare le esigenze di un’ampia gamma di donne. In particolare, si rivolge al personale femminile di strutture sensibili, tra cui ospedali, servizi sociali, guardia medica, forze dell’ordine e vigili urbani. Questi ambienti di lavoro possono comportare situazioni di vulnerabilità, e il progetto intende dotare le donne di strumenti pratici per difendersi. Inoltre, le ragazze che pianificano di trasferirsi in altre * città* per l’università, dove potrebbero sentirsi meno sicure, costituiranno un altro gruppo target. L’obiettivo è garantire che ogni partecipante non solo apprenda tecniche di autodifesa, ma acquisisca anche una nuova sicurezza personale.

Grazie a questa iniziativa, le donne saranno in grado di affrontare il tema della violenza di genere con maggiore serenità. La preparazione fornita dai corsi non si limita all’aspetto fisico, ma comprende anche una preparazione mentale, essenziale per rispondere in modo efficace in situazioni di crisi.

Presentazione del progetto

La presentazione del “Progetto Atena” si è svolta recentemente in due eventi distinti: al mattino nell’aula magna delle scuole superiori e nel pomeriggio nel salone consiliare. L’incontro ha visto la partecipazione di varie figure istituzionali e cittadini interessati. Durante la presentazione, il sindaco di La Maddalena, Fabio Lai, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa: «Un’iniziativa alla quale teniamo particolarmente. Riconosco l’impegno della delegata allo Sport, Milena Orrù, e della presidente del Consiglio comunale, Giovanna Scotto, per realizzare un’iniziativa su un tema così scottante come quello della violenza di genere». Queste parole hanno dimostrato l’importanza che l’Amministrazione attribuisce alla promozione della sicurezza femminile.

L’intento è chiaro: fornire alle donne non solo conoscenze pratiche ma anche la fiducia necessaria per affrontare situazioni critiche con determinazione. La volontà di impartire corsi che possano salvare vite umane, in particolare nel contesto della violenza di genere, è l’obiettivo principale di questo progetto tanto atteso.

La voce degli esperti

Milena Orrù, la delegata allo Sport, ha esposto come il corso possa rivelarsi vantaggioso, specialmente sotto il profilo psicologico. Ha affermato: «Quando ci si trova in una situazione di pericolo, mettere in pratica ciò che si è imparato diventa complicato. Il corso serve anche a gestire l’ansia e rendere automatiche le tecniche apprese». Questa sottolineatura rivela l’attenzione del progetto non solo verso le abilità fisiche, ma anche verso le dinamiche emotive che spesso accompagnano situazioni di rischio.

Il Progetto Atena non è solo un’occasione per apprendere; rappresenta una risposta concreta e strategica a un problema che colpisce profondamente la società contemporanea. Attraverso l’educazione e la preparazione, si aspirano a trasformare la paura in forza e resilienza. I corsi avranno inizio nelle prossime settimane e si protrarranno fino ad aprile, offrendo così un’opportunità di crescita personale a molte donne della comunità di La Maddalena.

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