Sgombero imminente alla Casa di Riposo di Viddalba: situazione critica per gli ospiti anziani

Il Tribunale di Tempio ordina lo sgombero della Casa Santa Teresina a Viddalba, creando preoccupazione tra le famiglie degli anziani ospiti, costretti a un trasferimento imminente e complesso.
Sgombero imminente alla Casa di Riposo di Viddalba: situazione critica per gli ospiti anziani - Nidi di Sardegna

La Casa Santa Teresina di Viddalba si trova al centro di una delicata situazione dopo che il Tribunale di Tempio ha confermato lo sgombero della struttura. Questa decisione, che non prevede proroghe per l’immissione in possesso del custode giudiziario, ha sollevato preoccupazioni tra le famiglie degli anziani ospitati, i quali devono essere trasferiti in tempi brevi. Le squadre dell’Istituto Vendite Giudiziarie di Tempio, rappresentate dall’avvocato Gianfranco Grussu, sono pronte ad intervenire, rendendo imminente il cambiamento per più di venti ospiti.

Situazione attuale degli ospiti

La Casa Santa Teresina accoglie attualmente oltre venti anziani, molti dei quali necessitano di assistenza continua. Il trasferimento degli ospiti da una struttura a un’altra è un processo complesso e delicato, soprattutto considerando le condizioni di salute di molti di loro. Le famiglie si sono espresse con grande preoccupazione riguardo al destino dei loro cari, in quanto la ricerca di una nuova sistemazione richiede tempo e pianificazione. Inoltre, esiste il rischio che durante la fase di trasferimento alcuni anziani possano essere lasciati in condizioni di vulnerabilità.

Domani sarà un giorno cruciale: le autorità comunali e i servizi sociali devono intervenire in fretta per garantire che gli anziani siano seguiti adeguatamente. È prevista la chiusura di parte dell’immobile, mentre le stanze degli ospiti potrebbero restare aperte. Questo crea non solo difficoltà logistiche, ma anche un forte impatto emotivo sugli anziani, che si trovano costretti a lasciare un luogo che spesso rappresenta la loro casa, specialmente per quelli con problemi di memoria o demenza.

Le preoccupazioni delle famiglie

Le famiglie degli anziani, provenienti da vari centri dell’Anglona e della Gallura, manifestano un profondo senso di ansia e anche rabbia per la situazione che si è venuta a creare. Già nel mese di luglio, avevano organizzato un sit-in a Viddalba per far sentire la loro voce e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi che coinvolge la Casa Santa Teresina. I familiari si sentono impotenti e temono per la salute dei loro cari, considerato che non è semplice trovare in tempi brevi una nuova struttura che possa accogliere persone con bisogni specifici.

La gestione della crisi da parte delle autorità locali si rivelerà fondamentale nei prossimi giorni. È cruciale che vengano attuati piani di emergenza per garantire accoglienza e supporto agli anziani, e che tutte le famiglie ricevano assistenza e informazioni tempestive sulla situazione dei propri cari. Le richieste di supporto e rassicurazione da parte delle famiglie non accennano a diminuire, mentre si avvicina la data dell’asta giudiziaria prevista per la fine di ottobre.

Il ruolo del Tribunale di Tempio e della proprietà

La recente sentenza del Tribunale di Tempio non ha solo imposto lo sgombero della Casa di Riposo, ma ha anche evidenziato la complessità delle relazioni tra la società che gestisce la struttura e i creditori. È importante notare che il gestore della Casa Santa Teresina non è direttamente il destinatario della procedura esecutiva; i creditori stanno perseguendo l’azione contro la proprietà del bene. Questo scenario complica ulteriormente la questione, poiché la responsabilità della situazione attuale si trova divisa tra vari attori: proprietari, gestori e istituzioni.

La società che gestisce la Casa di Riposo è consapevole della situazione da diversi mesi e ha dovuto affrontare sfide significative nel tentativo di garantire continuità ai servizi offerti agli ospiti. Tuttavia, l’imminente asta giunge in un momento critico e costituisce un punto di svolta che mette a rischio il futuro della struttura e dei suoi utenti. Le autorità giudiziarie dovranno ora valutare le opzioni a disposizione per gestire questa emergenza sociale.

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