Riparte il trenino verde: viaggio tra Macomer, Tresnuraghes e Bosa dopo anni di attesa

Il Trenino Verde della Sardegna riprende il servizio dopo tre anni di interruzioni, offrendo viaggi tra Macomer e Bosa per riscoprire cultura, paesaggi e tradizioni locali.
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Dopo un lungo periodo di interruzioni e lavori interminabili che hanno ostacolato il servizio per oltre tre anni, la linea turistica del Trenino Verde sta finalmente per tornare operativa. La cooperativa Esedra ha assunto la gestione della programmazione, offrendo un’opportunità unica di riscoprire il patrimonio culturale e paesaggistico della Sardegna. Non solo un viaggio, ma un’esperienza nel cuore di una terra ricca di storia e tradizioni, tutto a bordo della storica carrozza Bauchiero, risalente al 1913.

Un viaggio nella storia tra paesaggi incantevoli

Il percorso del Trenino Verde, che si snoda tra Macomer e Bosa, offre ai passeggeri la possibilità di ammirare paesaggi incantevoli caratterizzati da colline e panorami costieri. A bordo del convoglio storico, ci si immerge in un’avventura che unisce passato e presente. Durante il viaggio, è prevista una sosta a Sindia, un’incantevole località nota per le rovine dell’antica abbazia cistercense di Santa Maria di Corte, uno dei simboli storici della regione.

Proseguendo il tragitto, il sito di Tinnura, conosciuto come il “Paese dell’Arte”, farà da sfondo a un’ulteriore sosta. Qui i visitatori potranno apprezzare l’artigianato locale e magari acquistare souvenir unici prima di continuare verso Tresnuraghes. Quest’ultima tappa rappresenta un culmine sensoriale, poiché i passeggeri avranno l’opportunità di degustare prodotti tipici del territorio, un aspetto che arricchisce l’esperienza gastronomica della Sardegna.

Infine, il percorso si avvia verso la costa, dove i viaggiatori possono ammirare l’azzurro del mare che abbraccia Bosa Marina. La vista mozzafiato, unita alla freschezza dell’aria marina, rende ogni viaggio un’esperienza indimenticabile.

Ripristino e sicurezza della linea ferroviaria

L’interruzione del servizio era stata causata da gravi danni inferti alla linea ferroviaria dagli incendi estivi del 2021, che avevano colpito particolarmente il tratto tra Tresnuraghes e Bosa Marina. Gli incendi avevano distrutto migliaia di traversine, obbligando all’intervento dell’Azienda Regionale Sarda Trasporti per la riparazione e il ripristino della tratta.

Ma non è stata solo la piaga degli incendi a ostacolare il servizio. Nel 2022, un nubifragio ha danneggiato ulteriormente alcuni chilometri di binari tra Macomer e Sindia, mentre un incidente primaverile ha compromesso la sicurezza del ponte di ferro all’uscita di Macomer. Tutti questi eventi hanno richiesto interventi rapidi e funzionali da parte dei tecnici dell’Arst, che hanno lavorato incessantemente per ripristinare le condizioni di sicurezza necessarie per la ripresa del servizio.

Rossana Muroni, presidente della cooperativa Esedra, esprime grande soddisfazione per la ripresa dell’attività. “Ora possiamo veramente programmare. Era ora di uscire da un incubo,” afferma, sottolineando l’importanza di tornare a viaggiare lungo una tratta storica e amata.

La programmazione dei viaggi e le prospettive future

La programmazione del servizio prevede che il Trenino Verde riprenda ufficialmente da domenica prossima, con viaggi in programma anche il 20 e 27 ottobre e il 3 novembre. Le prenotazioni sono già molte, segno dell’interesse crescente per questa esperienza unica che unisce natura, cultura e storia.

La cooperativa Esedra prevede un afflusso massiccio anche durante il periodo invernale e prospetta un “pienone” per la primavera e l’estate del 2025, a testimonianza della sempre maggiore popolarità di questa iniziativa. La riapertura del Trenino Verde si inserisce nel recupero turistico del territorio, un’iniziativa apprezzata non solo dai residenti ma anche dai visitatori che desiderano esplorare la bellezza della Sardegna in modo originale e suggestivo.

Con la partenza del servizio, l’Arst si impegna a garantire la sicurezza e la qualità del servizio, promuovendo ciò che è considerata la linea ferroviaria più antica della Sardegna, simbolo di una tradizione che continua a vivere attraverso i suoi viaggiatori. Ogni corsa rappresenta non solo un trasporto, ma un avvicinamento alla tradizione, alla cultura e alla bellezza paesaggistica che caratterizzano questa straordinaria isola mediterranea.

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