Il centro di Oristano si prepara a diventare il palcoscenico della nuova serie televisiva Portobello, diretta da Marco Bellocchio. La produzione, attesa con ansia dai fan e sostenuta dalla Fondazione Sardegna Film Commission, porterà l’arte della settima stagione in luoghi simbolici della città. Tra il 21 e il 30 ottobre, il Comune attuerà delle restrizioni per permettere lo svolgimento delle riprese, interessando diverse strade nel cuore di Oristano.
Divieti temporanei per garantire le riprese
Per favorire le operazioni di ripresa, sarà emessa un’ordinanza dal comandante della polizia locale, Gianni Uras, che stabilisce divieti di sosta e fermata in diverse vie centrali. Le strade coinvolte includono vie storiche come Angioy, Sant’Antonio, Duomo, vicolo Martignano e ancora Carmine, Carlo Meloni ed Emilio Lussu. Questi provvedimenti inizieranno a partire dal 21 ottobre e continueranno fino al 30 dello stesso mese, garantendo così un ambiente più sicuro e controllato per il team di produzione e il cast. Durante questo periodo, è previsto che il traffico pedonale venga indirizzato verso percorsi alternativi, per minimizzare i disagi ai residenti e ai visitatori.
La scelta di girare in centro città non è casuale; Oristano offre scenari suggestivi e storici, perfetti per la narrazione di una storia che fa riferimento a temi profondi e significativi come la giustizia e la verità. Portobello, infatti, riprende il nome della famosa trasmissione condotta da Enzo Tortora, un personaggio che ha subito le ingiustizie del sistema giudiziario italiano. Le riprese in città promettono di catturare l’essenza di una comunità che ha un legame forte con la propria storia e cultura.
La serie Portobello: un tributo al giornalismo e alla giustizia
Portobello non è solo un titolo; rappresenta un richiamo alle sfide che Enzo Tortora ha affrontato in vita. Il format della serie porta con sé un messaggio potente, rendendo omaggio a un uomo che ha lottato per la verità e la giustizia. La serie è prodotta da Our Films e Kavac Film, ed è stata realizzata con l’intento di onorare la memoria di Tortora, simbolo di coraggio e di resistenza contro le ingiustizie.
Il regista Marco Bellocchio, noto per il suo stile narrativo audace e impegnato, cerca di far vivere agli spettatori un viaggio emotivo attraverso una trama che connette il passato e il presente. Le scelte artistiche, le location e i casting coinvolgono attori e comparse che riflettono la varietà del nostro tempo, rendendo la storia attuale e pertinente. Questo connubio tra narrazione cinematografica e reale storia italiana permette al pubblico di immergersi in un racconto denso di significato.
In particolare, la rappresentazione di Oristano come set fotografico non è solo una scelta logistica, ma rappresenta una celebrazione della cultura locale e della capacità di affrontare temi cruciali. Con ogni scena girata nelle strade della città, si inietta una nuova vita e una nuova narrazione nella memoria collettiva della comunità.
Il casting: coinvolgere la comunità locale
Proprio a fine settembre, Oristano ha ospitato i casting per le comparse che daranno vita alla serie. Questi eventi si sono tenuti presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso, in via Solferino, dove uomini di età compresa tra i 20 e i 70 anni hanno avuto l’opportunità di partecipare e diventare parte di questa storia. La scelta di reclutare attori locali non solo arricchisce l’autenticità del progetto, ma crea anche un forte legame tra la produzione e la comunità oristanese.
Il coinvolgimento di persone del posto nel processo di creazione della serie permette di portare avanti una tradizione di storytelling che abbraccia le esperienze e le storie personali. È un modo per dare voce alla comunità, rendendo ogni personaggio, grande o piccolo, un tassello cruciale della narrazione.
La cadenza delle riprese e il continuo coinvolgimento della città di Oristano rendono questa produzione un evento straordinario, capace di risvegliare l’interesse non solo per la serie ma anche per le bellezze e la cultura di questo angolo di Sardegna. Con il tempo che si avvicina, l’anticipazione cresce: Oristano sta per diventare un centro creativo, dove la cinematografia incontra la vita di tutti i giorni.