Nel cuore di La Maddalena, la Biblioteca Comunale ha vissuto un’epoca d’oro che, purtroppo, sembra lontana. L’istituzione, un tempo polo di attività culturali e supporto per studenti e lettori, si trova oggi a fronteggiare una situazione di stallo. Questo articolo esplora la storia recente della biblioteca e il suo impatto sulla comunità locale, rivelando un quadro complesso che solleva domande sulla gestione e la valorizzazione di uno spazio fondamentale per la cultura isolana.
Un passato florido: la riorganizzazione della biblioteca
Negli anni in cui la Biblioteca Comunale di La Maddalena ha beneficiato dell’assunzione di alcuni dipendenti provenienti dalla ex Base Usa, il suo ruolo nella comunità era notevolmente cresciuto. Con aperture mattina e pomeriggio, e un’ampia selezione di testi a disposizione, la biblioteca ha saputo attrarre un gran numero di utenti. Le iniziative culturali organizzate su base settimanale, i corsi online dell’Università di Sassari e un’atmosfera vivace hanno contribuito a un forte aumento della frequenza degli utenti. Questo periodo ha rappresentato un momento culminante per la biblioteca, facendola diventare un fulcro per la cultura e l’apprendimento.
Tuttavia, la riorganizzazione si è rivelata insostenibile nel lungo periodo. Con l’assenza di risorse adeguate e il ridotto numero di dipendenti, la biblioteca ha iniziato a subire forti contraccolpi. Inizialmente viva e attiva, ha dovuto fare i conti con una realtà diversa, caratterizzata da una programmazione culturale sempre più scarsa e dalla mancanza di supporto per gli utenti.
L’attuale situazione: poche risorse e alta richiesta
Oggi, la Biblioteca Comunale di La Maddalena è aperta solo dal lunedì al venerdì, con pochissime aperture pomeridiane. Solo due dipendenti gestiscono il servizio, una situazione che rappresenta una sfida enorme per mantenere l’attività. Nonostante questa situazione precaria, tuttavia, la partecipazione degli utenti è rimasta costante, come sottolineato da Luca Bittau, presidente di SEAME Sardinia. Con l’arrivo dell’estate, il numero degli utenti cresce ulteriormente, evidenziando l’importanza della biblioteca come punto di riferimento culturale nella comunità.
Bittau segnala che durante il mese di agosto i posti disponibili per la lettura sono quasi sempre occupati. La biblioteca non è solo un luogo dove si leggono libri; è un ambiente di studio fondamentale per molti studenti che preparano esami e tesi di laurea, nonché per professionisti che lavorano in modalità smart working. Nonostante tutto, Bittau fa notare come ci sia un chiaro bisogno di ampliare e migliorare il servizio, per rispondere a questa richiesta crescente.
Le sfide da affrontare: un futuro incerto
La situazione attuale della Biblioteca Comunale di La Maddalena è un chiaro segnale della necessità di riforme e di una visione più ampia sulla cultura locale. Bittau evidenzia la mancanza di spazi di co-working e di studio a La Maddalena, nonostante la comunità locale superi le 10.000 persone residenti. In estate, la popolazione aumenta drasticamente, ma la struttura continua ad essere sottoposta a un peso eccessivo. Quando un dipendente è assente per malattia o ferie, l’altro si trova in difficoltà a coprire l’intero servizio.
Nonostante la scarsità di risorse, esistono iniziative di volontariato messe in campo da cittadini che desiderano supportare l’istituzione. È nata un’associazione con lo scopo di valorizzare la biblioteca, che rappresenta l’archivio storico della città. Tuttavia, le attuali forze disponibili non sono sufficienti per rilanciare la biblioteca come il centro culturale che meriterebbe di essere.
La questione della biblioteca non è solo una questione di servizi culturali, ma colpisce anche la connessione tra la comunità e la propria identità culturale. Riuscire a restituire alla biblioteca il posto che le spetta potrebbe avere un impatto positivo duraturo sulla vita e sulla cultura di La Maddalena.