In Sardegna si registrano quasi 211mila firme per la tutela ambientale, un record storico

In Sardegna, oltre 210.000 firme sono state raccolte per il progetto Pratobello 24, evidenziando un forte attivismo civico contro l’espansione di impianti eolici e fotovoltaici a favore della tutela ambientale.
In Sardegna si registrano quasi 211mila firme per la tutela ambientale, un record storico - Nidi di Sardegna

Una vera e propria ondata di consenso ha travolto la Sardegna negli ultimi tre mesi con la raccolta di ben 210.720 firme a sostegno del progetto Pratobello 24, mirato a proteggere il territorio isolano dalla proliferazione di impianti eolici e fotovoltaici. Questo record non solo sottolinea il forte attaccamento della popolazione alla propria terra, ma diventa anche un segnale inequivocabile per la politica sarda, già in fermento dopo un’estate caratterizzata da accesi dibattiti sull’urbanistica e sui diritti locali. I risultati mostrano un attivismo diffuso, con centri come Genoni e Villanova Tulo che si contendono il primato in termini di percentuale di firme rispetto alla popolazione, evidenziando la consapevolezza crescente tra i cittadini sul tema della tutela ambientale.

La classifica delle firme nelle diverse località

I numeri parlano chiaro: nella classifica dei comuni che hanno fatto registrare il maggior numero di firme in proporzione agli abitanti, Genoni emerge come il paese con la percentuale più alta, ottenendo il 62.68% con 440 sottoscrizioni. Segue Villanova Tulo con il 58.82% e 657 firme. Al terzo posto troviamo Mamoiada, che ha raggiunto quota 1.171 firme, equivalenti al 54.92%, subito dopo Orgosolo con 1.764 firme e il 52.04%. Notevole è anche il dato di Lodine, con 127 firme e un’incidenza del 46.01%, e Albagiara, che con 103 firme si attesta al 41.53%. Questi risultati evidenziano un’importante attivazione civica, soprattutto nel Sarcidano, dove sono presenti ben sei comuni tra i primi dieci, con un forte impegno nella lotta per la salvaguardia del paesaggio.

Il confronto tra Cagliari e Sassari: chi ha firmato di più?

Il derby delle firme tra Cagliari e Sassari ha visto prevalere la città turritana, anche se con un margine ridotto. Sassari ha registrato 10.812 sottoscrizioni, equivalenti al 10.21% della popolazione, mentre Cagliari ha totalizzato 10.637 firme, pari al 7.98%. Gli altri capoluoghi di provincia hanno contribuito in modo significativo alla causa: Nuoro ha raccolto 6.043 firme, realizzando un’incidenza del 20.09%, mentre Oristano ha ottenuto 3.960 firme con il 14.36%. Tortolì ha mostrato un buon risultato con 2.169 firme, corrispondenti al 21.76%, superando Lanusei che, con 1.107 firme, si è attestata al 22.54%. Anche Olbia e Tempio, Guspini e Serramanna, Iglesias e Carbonia hanno partecipato attivamente, dimostrando la forte coesione sociale sul tema della tutela ambientale.

Il consenso nell’area metropolitana di Cagliari

Analizzando i dati dell’area metropolitana di Cagliari, spiccano alcune località per il numero di firme raccolte in proporzione agli abitanti. Selargius è il comune che ha registrato la percentuale più alta, con 4.474 firme e una partecipazione del 17.65%. Quartu Sant’Elena, con 3.936 firme, è molto distaccata, raggiungendo solamente il 6.42%. Altri comuni notevoli sono Sinnai, che ha sostenuto la raccolta firme con 3.225 unità, corrispondenti al 21.37%, e Assemini con 2.928 firme e il 12.65%. Anche Capoterra, Sestu e Monserrato hanno mostrato numeri significativi, mentre Decimomannu e Maracalagonis hanno apportato contributi importanti con percentuali rispettive di 15.69% e 14.26%. Questi risultati evidenziano il forte coinvolgimento delle comunità locali nella lotta per il diritto di proteggere il paesaggio unico dell’isola.

Risultati significativi negli altri centri sardi

Al di fuori dei centri urbani più grandi, anche altri comuni stanno raccogliendo adesioni sostanziali. Ad Alghero, ad esempio, sono state sottoscritte 9.293 firme, equivalenti al 23.65% della popolazione locale, mentre Siniscola si è distinta con il 27.53% e 3.030 firme. Comuni come Dorgali e Oliena hanno registrato performance notevoli con percentuali di partecipazione rispettivamente del 31% e del 34.06%. Altri centri, come Arzachena, Macomer, Carloforte e Cabras, pur avendo numeri più contenuti, hanno comunque mostrato un buon livello di coinvolgimento. Dai dati si evince come il sentire comune sulla salvaguardia del territorio stia diventando il motore di un movimento collettivo sempre più forte, capace di smuovere le coscienze locali e promuovere un cambio nella gestione delle risorse ambientali.

Senza dubbio, la raccolta firme del progetto Pratobello 24 rappresenta un notevole passo avanti verso la gestione sostenibile del territorio, riflettendo l’aspirazione delle comunità sarde a difendere e valorizzare il proprio patrimonio naturale.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *