Il Lei Festival, un’importante manifestazione culturale attiva in Sardegna dal 2016, si arricchisce di un nuovo e stimolante appuntamento per il 2024. La rassegna, che si dedica alla saggistica e all’arte, è nota per la presenza di scrittori e artisti di calibro nazionale e internazionale. Il festival non si limita a promuovere la lettura, ma propone anche riflessioni e spunti per affrontare tematiche cruciali del nostro tempo. Questo ottobre, si è tenuto un evento speciale che ha visto protagonista Massimo Recalcati, uno dei più celebri psicanalisti italiani, tornato a Cagliari dopo un decennio per presentare il suo libro “Il gioco del desiderio“.
La presentazione del libro al Teatro Doglio
Il 5 ottobre 2023, il Teatro Doglio di Cagliari ha ospitato un evento imperdibile, il quale si è svolto con una sala completamente sold out. Massimo Recalcati ha condotto una conversazione intensa e coinvolgente di un’ora, regalando al pubblico un viaggio attraverso la psicoanalisi e le sue riflessioni sul desiderio umano. Il libro presentato affronta il concetto di desiderio, esaminando come questo sia percepito nella tradizione filosofica, in particolare nella visione di Platone, che descriveva il desiderio come un cavallo che può essere guidato dalla ragione. Tuttavia, la visione contemporanea, influenzata da Freud, dipinge un quadro differente, in cui l’individuo sembra essere schiavo di un desiderio che spesso lo domina e lo rende imprevedibile.
Recalcati ha saputo catturare l’attenzione del pubblico, riuscendo a rendere persino un argomento complesso accessibile e coinvolgente. La sua capacità di narrare storie reali e aneddoti tratti dalla sua esperienza professionale ha permesso di far luce su come il desiderio incida profondamente nella vita di ciascuno di noi.
Il desiderio e la sua irruzione nell’inconscio
Nel corso della serata, il tema del desiderio ha preso forma in un contesto più ampio, ponendo l’accento sulla sua casualità e sulla presenza ineluttabile nell’inconscio. Recalcati ha spiegato come il desiderio si insinui nella vita quotidiana degli individui, spesso rimanendo in un’area di difficile gestione. Questo desiderio si rifugia nel nostro inconscio, dove spesso tentiamo di rimuoverlo per non esserne dominati, cercando così di salvaguardare la nostra stabilità psichica.
L’autore ha offerto al pubblico spunti di riflessione su come il riconoscimento delle proprie radici desideranti possa portare a un maggiore benessere psicologico. Attraverso il ricorso a strategie di psicanalisi e a esempi concreti, ha illustrato i percorsi che possono condurre a una maggiore consapevolezza e padroneggiamento di sé, suggerendo che il primo passo per affrontare il proprio inconscio è l’ascolto e la comprensione delle proprie emozioni e desideri.
Tipologie di desiderio: isteria e ossessione
Uno dei momenti più incisivi dell’incontro è stato l’approfondimento sulle due tipologie di desiderio che caratterizzano l’inconscio collettivo, esplorate da Recalcati: l’isteria e l’ossessione. L’isteria, predominante nelle donne, è rappresentata dal desiderio di ciò che non è posseduto; una volta raggiunto l’oggetto del desiderio, questo cessa, spostandosi immediatamente su un nuovo obiettivo. Il risultato è una perenne insoddisfazione, che si riflette non solo nella vita relazionale ma può anche manifestarsi in disturbi alimentari, come l’anoressia.
Al contrario, il copione ossessivo è più comune negli uomini e pone di fronte a una scelta cruciale: essere o desiderare. Gli ossessivi tendono a dedicarsi all’essere, cercando sicurezza e stabilità, come l’oligarca di Molière che accumula risorse anziché rischiare. Questo tipo di desiderio innalza barriere e genera un mondo blindato fatto di certezze, dove il mare, simbolo di avventura e imprevisto, rimane esotico e inafferrabile.
L’analisi incisiva del professor Recalcati ha portato il pubblico a riflettere su questioni intime e complesse, svelando come il desiderio, seppur una forza potente e irresistibile, possa essere compreso e, in parte, domato. Con la sua narrazione vivace e illuminante, il psicanalista ha certamente lasciato un segno profondo nelle menti e nei cuori dei presenti al Teatro Doglio.