La Strada Statale 195, nota anche come Sulcitana, rappresenta uno dei principali collegamenti tra Cagliari e Pula. Questo percorso non è solo una semplice carreggiata, ma un insieme di strade che riflettono diversi periodi storici e interventi infrastrutturali. La situazione attuale della 195, con i suoi tratti più moderni e quelli più datati, mette in evidenza la complessità del sistema viario sardo, comprendendo sia l’operato dell’ANAS che del Cacip nella gestione e manutenzione della rete stradale. Approfondiamo le caratteristiche di questo tratto cruciale, che continua a evolversi in un contesto in cui le esigenze viarie e le sfide ambientali si intrecciano.
Le caratteristiche della strada
La SS195 si snoda lungo un tracciato composto da diverse carreggiate, ognuna con peculiarità distintive che parlano della sua esperienza storica. Partendo dal versante di Cagliari, il primo tratto presenta una carreggiata ampia a quattro corsie, completata con spartitraffico centrale, una caratteristica che rimanda a progetti infrastrutturali sviluppati alcuni decenni fa. Tuttavia, il percorso non è uniforme: lungo la spiaggia di Giorgino, i conducenti si trovano a dover affrontare un tratto a due corsie incastrato tra il mare e la laguna, un’area vulnerabile a mareggiate e inondazioni.
Per fronteggiare questa minaccia, è previsto un intervento con la realizzazione di una scogliera, costituita da massi pesanti fino a tre tonnellate, progettata come misura tampone per salvaguardare la strada dall’erosione. Attualmente, questo segmento rappresenta l’unica opzione per viaggiare direttamente dal capoluogo al sud-ovest del Golfo degli Angeli, in attesa della conclusione del progetto che prevede il “troncone nord” della Statale. Questo progetto si propone di ridurre il traffico sull’inadeguato “stradello” attuale, ma la sua realizzazione è vincolata a lungaggini burocratiche.
Il percorso, una volta completato, permetterà ai veicoli di evitare le difficoltà di accesso che oggi caratterizzano il passaggio attraverso Capoterra, permettendo di proseguire più agevolmente verso Assemini e l’aeroporto di Elmas. Nel frattempo, si attende l’apertura del tratto recentemente inaugurato, esteso fino alla connessione con la Consortile Cacip, dove le condizioni della carreggiata variano drasticamente, con la presenza di dossi e altre problematiche strutturali.
La storia della Strada Statale 195
Il percorso della SS195 è intriso di una lunga storia, iniziata ufficialmente nel 1999 con un bando della Regione Autonoma della Sardegna per la realizzazione di un progetto di ammodernamento stradale. Sono passati oltre venticinque anni da allora, e mentre la moderna ingegneria stradale ha visto l’implementazione di tratti a quattro corsie, le condizioni di alcune aree sono rimaste intatte, rispecchiando un tempo ormai trascorso.
Recentemente, l’ANAS ha ufficialmente aperto al traffico cinque chilometri di nuova carreggiata a quattro corsie tra Capoterra e Sarroch, un passaggio significativo in un’opera che ha visto la sua progettazione iniziale risalire al 2002. Questo intervento, parte di un ampio progetto di 30 chilometri suddiviso in lotti, ha richiesto vari rimaneggiamenti e riaffidamenti. Attualmente, diversi lotti sono stati completati, mentre altri attendono di essere realizzati.
Il Lotto 2, di competenza del Cacip, purtroppo non prevede ancora un programma di ammodernamento, evidenziando le disparità infrastrutturali presenti. L’Opera Connessa Sud, invece, rappresenta il ponte di collegamento tra la nuova viabilità e le vecchie strade, un contrasto che segna le differenze tra le epoche di costruzione e le filosofie progettuali. Questa dicotomia riflette le sfide che la Sardegna affronta nella sua evoluzione infrastrutturale.
Le sfide del futuro
Guardando al futuro, il completamento del Lotto 1 comporterà inevitabilmente un ritorno al punto critico della carreggiata a due corsie, una situazione che ha già sollevato preoccupazioni per l’emergenza inondazioni, particolarmente intense nei mesi invernali. I dati segnalano che lungo questo tratto transitano quotidianamente circa 25.000 veicoli, creando una pressione notevole sulla sicurezza stradale, che è stata già messa a rischio dalle pessime condizioni di conservazione di alcuni tratti, in particolare nei pressi del ponte al chilometro 8,050.
Per mitigare l’erosione, ANAS ha presentato un nuovo progetto da oltre otto milioni di euro, mirato alla costruzione di una scogliera lunga 1.200 metri, che prevede l’utilizzo di massi naturali. Questo intervento è l’ultima speranza per prevenire la perdita di viabilità a causa delle acque, in attesa di un’approvazione di pianificazione per l’Opera Connessa Nord che ricollegherà finalmente tutto il sistema stradale sardo.
In questo scenario, i lavori continuano a richiedere tempi di attesa considerevoli, mentre la necessità di un ammodernamento strutturale diventa sempre più urgente. La Strada Statale 195 non è semplicemente un collegamento stradale, ma un simbolo delle sfide infrastrutturali e ambientali che occupano un posto centrale nella cronaca contemporanea della Sardegna.