La serata di premiazione del Premio Letterario “Giuseppe Dessì”, giunto alla sua 39ª edizione, si è svolta con grande successo a Villacidro, il paese natale dell’illustre scrittore sardo. Quest’anno, il premio ha conferito un riconoscimento speciale a talenti emergenti della letteratura contemporanea, rendendo omaggio alla cultura sarda e al suo patrimonio letterario.
Anita Likmeta: Una voce albanese premiata nella narrativa
Anita Likmeta, scrittrice di origine albanese, ha fatto bombastica il suo debutto letterario con “Le favole del comunismo” edito da Marsilio, aggiudicandosi il premio nella sezione Narrativa. Superando una concorrenza agguerrita, che includeva le autrici Deborah Gambetta e Helena Janeczek, Likmeta ha portato alla luce attraverso la sua opera la tumultuosa transizione che ha caratterizzato l’Albania a cavallo degli anni Novanta.
Il romanzo racconta la storia di Ari, una protagonista che nell’innocenza della sua fanciullezza riflette le esperienze di un’intera generazione che vive le ripercussioni di decenni di regime sotto Enver Hoxha. Ari narra le sue esperienze in un contesto rurale, evidenziando con sincerità la realtà difficile in cui cresce, mentre la sua comunità si confronta con il cambiamento e le nuove sfide. La penna di Likmeta riesce, con sensibilità e introspezione, a tratteggiare le contraddizioni di una società in evoluzione, rendendo il romanzo non solo una testimonianza storica, ma anche una riflessione profonda sui contrasti tra speranze e delusioni di un popolo.
Ida Travi: La poesia come esplorazione di mondi paralleli
Nella sezione Poesia, il premio è stato assegnato a Ida Travi per la raccolta “I Tolki”, pubblicata da Il Saggiatore. Travi, poeta bresciana, ha compiuto un lungo e profondo lavoro di ricerca e scrittura che dura da quindici anni, culminato in una saga poetica innovativa. La sua opera si distingue per un approccio unico al linguaggio, con “I Tolki” che rappresentano esseri parlanti la cui esistenza è imbevuta di significato e giocosa sonorità.
La poetessa utilizza un’invenzione linguistica, attingendo dal verbo inglese “to talk”. Attraverso questa scelta, Travi crea un mondo parallelo che, pur avendo molte somiglianze con il panorama reale, presenta dinamiche e prospettive “alternative”. La sua poesia è caratterizzata da un processo di spoliazione del linguaggio che restituisce la parola alla sua essenza più pura, creando un’esperienza di lettura intensa e rivelatrice.
Premi speciali e la celebrazione della cultura
Oltre ai premi principali, la serata ha visto anche l’assegnazione di due riconoscimenti speciali. Il Premio Speciale della Giuria è andato a Alessandro Bergonzoni, mentre il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna è stato conferito a Dori Ghezzi, riconoscendo l’impatto significativo che entrambi hanno avuto nel panorama culturale e artistico dell’anno.
Il sindaco di Villacidro, Federico Sollai, ha sottolineato l’importanza di questa edizione del premio, evidenziando come essa abbia messo in luce il valore della cultura nella comunità locale. Gli eventi si sono svolti nel corso di settimane, promuovendo un dialogo vivace e profondo fra arte, letteratura e pubblico. La cerimonia di premiazione di quest’anno ha accolto diverse personalità del mondo letterario, rendendo omaggio al potere della narrazione e del verso, confermando Villacidro come un fulcro di eccellenza culturale.