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Riscoprire i valori delle comunità sarde per combattere lo spopolamento

Riscoprire i valori delle comunità sarde per combattere lo spopolamento

La conferenza finale di “Noi Camminiamo in Sardegna” sottolinea l’importanza della solidarietà nelle comunità locali per combattere lo spopolamento e promuovere un turismo sostenibile e autentico.
Riscoprire i valori delle comunità sarde per combattere lo spopolamento - Nidi di Sardegna

La recente conferenza finale della terza edizione di “Noi Camminiamo in Sardegna” ha messo in evidenza l’importanza di rafforzare i legami all’interno delle comunità locali e promuovere la solidarietà per affrontare le sfide legate allo spopolamento. La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha sottolineato come questo approccio possa portare nuove opportunità, specialmente per i piccoli Comuni, cuore pulsante dell’identità sarda. La manifestazione, che ha avuto luogo al Teatro Comunale di Cala Gonone, ha coinvolto la popolazione in una settimana di eventi che hanno messo in risalto l’autenticità e le tradizioni del territorio.

L’importanza della solidarietà nelle comunità locali

La solidarietà è un valore fondamentale per il tessuto sociale delle comunità, e in Sardegna questo principio può diventare un punto di forza per contrastare il fenomeno dello spopolamento. Alessandra Todde ha esortato a riappropriarsi di uno stile di vita comunitario, che non solo rafforza il senso di appartenenza ma genera anche nuove opportunità economiche. Questo approccio richiede una visione aperta verso l’esterno, in grado di attrarre visitatori e investimenti, promuovendo il territorio in maniera discreta e costruttiva.

I piccoli Comuni sardi, spesso ignorati dai flussi turistici di massa, possono invece diventare luoghi di grande interesse grazie alla loro autenticità e tradizione. Questi elementi distintivi non sono solo un richiamo per i turisti, ma anche un modo per i residenti di valorizzare la propria cultura e storia, creando un ciclo virtuoso di attenzione e rispetto per le radici locali. L’apertura verso l’esterno contribuirà a dare visibilità a questi territori, creando sinergie tra comunità e turisti alla ricerca di esperienze genuine.

La manifestazione “Noi Camminiamo in Sardegna”

Dal 30 settembre, “Noi Camminiamo in Sardegna” ha coinvolto numerosi comuni in un’iniziativa dedicata alla valorizzazione del patrimonio regionale. Con 15 itinerari che spaziano da cammini storici a percorsi di pellegrinaggio, l’evento ha permesso ai partecipanti di scoprire la bellezza e la varietà del paesaggio sardo. Sono stati proposti itinerari emblematici come il Cammino di Sant’Efisio e il Cammino minerario di Santa Barbara, che non solo rappresentano una forma di turismo sostenibile, ma anche un modo per collegare le comunità locali e le loro storie.

Il progetto, che è stato patrocinato dal Ministero del Turismo, rientra in un’ottica di promozione del “turismo esperienziale, lento e sostenibile”. Questo tipo di turismo non solo favorisce la scoperta delle tradizioni locali, ma garantisce anche una gestione più delicata delle risorse ambientali e socio-economiche. L’integrazione di questi percorsi nel circuito turistico sardo offre l’opportunità di connettere esperienze diverse, attirando visitatori in ogni stagione dell’anno.

La visione futura del turismo in Sardegna

A conclusione dell’evento, l’assessore del Turismo, Franco Cuccureddu, ha posto l’accento sulla necessità di strutturare e integrare i prodotti turistici sardi per migliorare l’incidenza del turismo sul PIL regionale. Secondo Cuccureddu, la Sardegna ha tutte le potenzialità per diventare una meta turistica di riferimento, capace di attrarre un pubblico variegato. È fondamentale valorizzare sia l’identità sia l’autenticità sarda con un approccio che tenga in considerazione la sostenibilità.

Sono stati identificati diversi segmenti di turismo, come quello lento, dei borghi, esperienziale ed enogastronomico, che, se integrati, possono offrire motivazioni di viaggio tutto l’anno. Questo approccio, oltre a contrastare la stagionalità del turismo, favorisce un’economia più resiliente, in cui ogni comune può contribuire in modo significativo alla crescita del settore. La combinazione delle proposte turistiche offre un’immagine diversificata e completa dell’isola, capace di attrarre visitatori in ogni periodo dell’anno.

Il futuro del turismo sardo, quindi, appare luminoso e ricco di potenzialità, grazie a un impegno collettivo che unisce comunità, istituzioni e visitatori in un percorso di crescita e sostenibilità condivisa.

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