Convegno su Monte Zara: scoperte archeologiche in primo piano a Monastir

Convegno a Monastir sul sito archeologico di Monte Zara, con esperti che discuteranno scoperte e prospettive future per la valorizzazione del patrimonio culturale locale e l’importanza della ricerca storica.
Convegno su Monte Zara: scoperte archeologiche in primo piano a Monastir - Nidi di Sardegna

Nel cuore di Monastir, si svolgerà questa sera un convegno dedicato ai lavori di ricerca archeologica avviati sul Monte Zara, un sito di particolare interesse storico e culturale. L’evento, intitolato “Interpretare l’antico: le indagini archeologiche nel sito fortificato di Monte ZaraIs Obias tra ricerca, tutela e prospettive future”, si terrà alle 18:30 presso l’Aula Consiliare del Comune. L’incontro servirà a sottolineare l’importanza delle scoperte effettuate e a discutere le future prospettive di ricerca del sito.

Il ruolo del sito di Monte Zara nella ricerca archeologica

Monte Zara, noto anche come Is Obias, è un sito archeologico che ha attratto l’attenzione di studiosi e archeologi dal 2012. I lavori qui condotti dal team dell’Università di Milano hanno portato alla luce significative testimonianze del passato, potenzialmente risalenti a epoche antiche. La sindaca di Monastir, Luisa Murru, ha espresso il proprio orgoglio nel poter ospitare annualmente il gruppo di ricerca, evidenziando come il sito non rappresenti solo un’importante area di scavi, ma anche un’opportunità per promuovere e valorizzare il patrimonio culturale locale.

Un lavoro approfondito è stato svolto nel corso degli anni non solo nella catalogazione e nello studio dei reperti, ma anche nella valutazione dell’importanza storica e culturale di Monte Zara. I reperti archeologici rinvenuti, frutto di anni di scavi e indagini, offrono uno spaccato interessante delle pratiche e delle abitudini delle popolazioni che abitavano quest’area in epoche passate. Ciò ha comportato un significativo sforzo di ricerca, che ha stimolato un dialogo tra la comunità scientifica e il pubblico, ponendo un accento sulla necessità di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale.

Interventi e relatori al convegno

Il convegno vedrà la partecipazione di esperti del settore, tra cui la Prof.ssa Federica Chiesa, docente di Archeologia dell’Italia preromana, che porterà la sua esperienza e il suo sapere accademico nel corso della serata. Affiancheranno la Prof.ssa Chiesa i dottori Mattia Maturo e Stefano Ordanini, entrambi dell’Università degli Studi di Milano, insieme al Dott. Eros Zanotti della Società Magistri. Ogni relatore avrà l’opportunità di esporre i risultati delle ricerche e condividere approfondimenti sulle scoperte che hanno segnato la storia di Monte Zara.

Questo incontro è concepito come un’importante occasione di crescita culturale, dove il pubblico potrà apprendere non solo i risultati delle indagini archeologiche, ma anche il valore che tali scoperte hanno per il futuro del sito. La sindaca Murru ha sottolineato come sia cruciale preservare e valorizzare questi spazi, considerandoli non solo come luoghi di scavo, ma come veri e propri laboratori di storia che possono fornire una chiave di lettura per comprendere il passato.

Un’opportunità di crescita culturale per Monastir

La valorizzazione del patrimonio archeologico non è solo una questione di ricerca, ma rappresenta anche un’opportunità per la comunità locale di crescere culturalmente. Gli eventi come il convegno di questa sera contribuiscono a sensibilizzare i cittadini sull’importanza della storia e della cultura locale. La sindaca di Monastir, Luisa Murru, ha ribadito l’importanza di non perdere l’occasione di riflettere sul futuro del sito, prospettando piani di valorizzazione che possano favorire non solo la ricerca, ma anche il turismo culturale.

Il convegno si profila quindi come un momento di confronto e di riflessione per l’intera comunità, che avrà l’opportunità di avvicinarsi al proprio patrimonio culturale attraverso la lente dell’archeologia. Un evento che sottolinea l’importanza della storia locale nella costruzione di un’identità collettiva e nella promozione di iniziative future per la tutela e la valorizzazione dei luoghi storici e delle tradizioni locali.

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