Lea Pericoli, icona del tennis italiano, ci lascia a 89 anni: un tributo alla sua carriera

La scomparsa di Lea Pericoli, icona del tennis italiano, segna la perdita di una grande atleta e commentatrice che ha ispirato generazioni con il suo talento, eleganza e impegno sociale.
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Lea Pericoli, una delle più celebri figure del tennis italiano, è scomparsa oggi all’età di 89 anni. Conosciuta per il suo fascino, la sua eleganza e la sua determinazione, ha lasciato un’impronta indelebile sia come tennista che come commentatrice. In questo articolo esploreremo la vita e le conquiste di una donna che ha saputo incarnare i valori più nobili dello sport, guadagnandosi il rispetto di colleghi, avversari e appassionati di tennis in tutto il mondo.

Un’affermazione nel mondo del tennis

Nata in un’epoca in cui il tennis femminile stava emergendo, Lea Pericoli è stata una delle prime professioniste in Italia e ha saputo farsi strada in un ambiente competitivo. La sua carriera sportiva si è sviluppata dal 1955 al 1975 e il suo talento l’ha portata a conquistare ben 27 titoli nazionali, un record che ancora oggi resiste. La natura della competizione sportiva era ben diversa all’epoca: i tornei erano spesso a inviti e senza le ricchezze che oggi caratterizzano il circuito. Con una racchetta in legno e un’abilità incredibile, Lea ha fatto la storia del tennis italiano, raggiungendo gli ottavi di finale al Roland Garros e a Wimbledon in diverse occasioni.

Il suo stile di gioco era caratterizzato da una tecnica impeccabile e da notevoli capacità strategiche, rendendola non solo una grande atleta, ma anche un’icona per le giovani generazioni. Molti la ricordano anche per i suoi famosi pallonetti, un colpo che rimarcava la sua delicatezza ed eleganza in campo, facendo di lei una giocatrice inconfondibile. Nonostante la competizione, il suo spirito di combattente e il suo carattere affabile l’hanno resa una figura molto amata nel panorama sportivo italiano.

Un’eredità come commentatrice e ambasciatrice del tennis

Dopo aver appeso la racchetta al chiodo, Lea Pericoli ha intrapreso la carriera di giornalista e commentatrice, diventando una voce autorevole negli sport di racchetta. La sua capacità di analisi e il suo stile comunicativo l’hanno resa particolarmente apprezzata nelle sale stampa e durante le dirette televisive. Pericoli ha saputo mantenere viva la sua passione per il tennis, diventando una vera e propria ambasciatrice del nostro sport a livello internazionale.

In qualità di commentatrice, ha sempre espresso entusiasmo per le nuove generazioni di tennisti, come dimostra il suo apprezzamento per Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, eventi memorabili del Grande Slam a Parigi e New York. Inoltre, il suo riconoscimento per giovani talenti come Jannik Sinner, di cui ha sottolineato l’unicità, denota il suo amore per il tennis e per il suo sviluppo nel contesto globale.

La sua dedizione non si limitava alla carriera, ma si estendeva anche alla sua vita personale. Pericoli ha affrontato con coraggio e tenacia le difficoltà legate alla salute, diventando una delle prime testimonial della lotta contro il cancro, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica su questa grave malattia.

Una vita da esempio

Lea Pericoli ha vissuto una vita ricca di esperienze significative. Cresciuta ad Addis Abeba, si è trasferita in Italia dove ha iniziato a coltivare il suo sogno nel tennis, affrontando le convenzioni sociali e culturali dell’epoca. La sua audacia si manifestava anche nel modo in cui affrontava la moda nel tennis, indossando abiti audaci e distintivi, creati dal famoso stilista Ted Tinling, che la resero un simbolo di eleganza e originalità.

Lea non era solo una sportiva: il suo impegno per la salute e il benessere delle donne era evidente. Il suo dialogo aperto sulla lotta contro il cancro ispirava molte persone, dimostrando che, come nel tennis, anche nella vita è possibile affrontare le sfide con tenacia e determinazione. Il suo motto di vita, trasformare il cancro in un avversario sportivo, la rende un esempio luminoso di resilienza.

Negli ultimi decenni, Pericoli ha continuato a ricevere applausi e omaggi, con un flusso costante di messaggi di cordoglio da parte di colleghi e appassionati di tennis. Anche Nicola Pietrangeli ha espresso il suo profondo affetto per una persona che considerava più di un’amica, una sorella.

Il saluto finale e l’impatto sulla comunità sportiva

La scomparsa di Lea Pericoli lascia un vuoto incolmabile nel mondo del tennis. La sua carriera, il suo stile di vita e il suo impegno sociale le hanno fatto guadagnare un posto speciale nei cuori di molti. La Federazione Italiana Tennis ha voluto esprimere le proprie condoglianze, riconoscendo l’enorme contributo che Pericoli ha dato allo sport.

Il suo amore per la vita e la sua passione per il tennis rimarranno nei ricordi di chi l’ha conosciuta e seguita. Oltre alla sua carriera sportiva, è l’autenticità, l’eleganza e la forza d’animo che continueranno a ispirare le nuove generazioni a intraprendere il proprio percorso sportivo con passione e dedizione. La sua vita rappresenta una lezione universale: affrontare le sfide con coraggio, gioia e un sorriso, proprio come faceva lei nei campi da tennis.

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