Un rinnovato impegno della giunta regionale si sta concretizzando in una serie di misure destinate a ridurre le liste d’attesa nel settore sanitario. Questa iniziativa, voluta dall’assessore all’igiene, sanità e assistenza sociale Armando Bartolazzi, prevede un finanziamento totale di oltre 13 milioni di euro. Le risorse saranno ripartite fra strutture pubbliche e private per garantire ai cittadini un accesso più rapido e tempestivo alle prestazioni sanitarie.
Ripartizione dei fondi per le strutture pubbliche
La delibera approvata dalla giunta regionale prevede che vengano destinati 7,6 milioni di euro alle strutture pubbliche. Di queste risorse, il 10% sarà specificamente indirizzato alle prestazioni di colonscopia. Le risorse residuali verranno distribuite secondo i criteri del Fondo sanitario regionale, che darà priorità a diverse aree critiche. Tra queste, figurano prestazioni di monitoraggio, diagnostica per immagini, cardiologia, gastroenterologia, oculistica e otorinolaringoiatria, oltre ai ricoveri per chirurgia, ortopedia e urologia. L’intento è quello di snellire le lunghe attese che caratterizzano attualmente il sistema sanitario e garantire una risposta più efficace alle esigenze dei cittadini.
Questa iniziativa rappresenta un passo importante per affrontare un problema che da anni affligge la sanità pubblica, creando disagi ai pazienti in attesa di esami o di cure. Grazie a questa nuova solidarietà economica, si auspicano tempi di attesa più accettabili, migliorando così la qualità della vita dei cittadini e la loro fiducia nel sistema sanitario.
Fondi per le strutture private accreditate
A completare il piano di contenimento delle liste d’attesa, la giunta ha allocato un finanziamento di 5,4 milioni di euro all’Azienda Regionale della Salute per l’acquisto di prestazioni da strutture private accreditate. La suddivisione di queste risorse avverrà con un criterio equo: il 50% sarà destinato a prestazioni ambulatoriali, mentre l’altro 50% andrà a quelle ospedaliere. Anche in questo caso, si darà priorità alle prestazioni più critiche, tra cui diagnostica per immagini, chirurgia, ortopedia e urologia.
Questo approccio ibrido, che combina risorse pubbliche e private, cerca di ottimizzare l’uso del sistema sanitario esistente e ridurre i tempi d’attesa attraverso l’efficienza delle strutture del mercato privato. È una strategia che va a rispondere alle crescenti aspettative dei cittadini nei confronti dei servizi sanitari, cercando di assicurare loro una pronta assistenza senza sacrificare la qualità della stessa.
Incentivi per i medici e monitoraggio del piano
Oltre ai fondi destinati alle strutture, uno degli aspetti cruciali del pacchetto approvato è l’introduzione di incentivi per i medici. In particolare, si prevede un incremento del compenso orario fino a 100 euro per i medici specialisti ambulatoriali che parteciperanno ai progetti aziendali per il recupero delle liste d’attesa. Questo incentivo mira a motivare i professionisti della salute a dedicare maggior tempo ed energia nella risoluzione di un problema che ha un impatto diretto sulla vita dei pazienti.
Il piano prevede anche un monitoraggio straordinario, che avrà luogo nei mesi di novembre e dicembre, per valutare i progressi nel recupero delle liste d’attesa per le prestazioni specialistiche. La trasparenza e il controllo sull’andamento delle misure adottate saranno fondamentali per vedere se gli obiettivi stabiliti verranno raggiunti e per valutare eventuali aggiustamenti necessari.
Linee guida per la campagna vaccinale anti-influenzale
In un ulteriore sforzo per migliorare la salute pubblica e garantire la prevenzione, Bartolazzi ha proposto e visto approvare dalla giunta anche le linee guida per la campagna vaccinale antinfluenzale per il periodo 2024/2025. Questo progetto coinvolgerà i medici di medicina generale, i quali giocheranno un ruolo fondamentale nella somministrazione dei vaccini. È previsto un coinvolgimento attivo in modo che la popolazione possa essere informata e incentivata a ricevere la vaccinazione, contribuendo così a ridurre il rischio di epidemie influenzali e le conseguenti complicanze.
Con questo insieme di misure, la giunta si propone non solo di affrontare le liste d’attesa, ma anche di garantire un approccio integrato alla salute pubblica, che valorizzi la prevenzione e l’accessibilità delle cure.