Una vivace mattina di sole ha fatto da cornice a un’importante manifestazione che ha visto protagonisti i cittadini di Cagliari, riuniti in via Roma per esprimere il loro sostegno alla protesta contro le politiche delle rinnovabili. L’evento ha attirato un gran numero di partecipanti, dando vita a un’atmosfera festosa ma comunque vigilata, con diverse misure di sicurezza predisposte per garantire l’ordine pubblico. I manifestanti hanno dimostrato unità e determinazione nel rivendicare i loro diritti.
Un evento ben organizzato e partecipato
La manifestazione ha avuto un forte richiamo, sia per il numero dei partecipanti sia per il significato che essa rappresentava. Tra i volti noti presenti, spicca Nino Granara, un imprenditore e ex consigliere regionale di Forza Italia, il quale ha dichiarato: «Si sono comportati da signori». Le sue parole evidenziano come la protesta, pur se animata, si sia mantenuta su toni civili e rispettosi, trasformando la consegna delle firme della Pratobello in un evento da festeggiare insieme.
Nonostante la festosità, la presenza delle forze dell’ordine è stata ben visibile. Carabinieri e polizia hanno garantito la sicurezza nei pressi del Consiglio regionale, mentre l’Esercito ha monitorato le aree adiacenti, segno di un’attenzione alle dinamiche di ordine pubblico. Il comandante della Polizia municipale, Giambattista Marotto, ha confermato che l’intera manifestazione si è svolta senza particolari episodi critici, rassicurando i cittadini che «tutto è filato liscio».
La risposta della cittadinanza
La comunità cagliaritana ha dimostrato un forte sostegno alla causa dei manifestanti. Da diversi punti della città si è levata una voce compatta contro le politiche legate alle energie rinnovabili. Testimonianze provenienti dall’edicola di Antonio Durzu, situata in via Roma, parlano di un clima di solidarietà: «Cagliari ha dimostrato di stare dalla parte dei manifestanti». Questo senso di unità si riflette anche nei locali pubblici: le trattorie di via Sardegna erano quasi tutte sold out, con gruppi di turisti e cittadini che hanno scelto di approfittare della bella giornata per scoprire le delizie culinarie della zona.
In particolare, il ristorante Lillicu ha accolto un nutrito gruppo di persone provenienti da Oliena, dimostrando che la voglia di solidarietà supera le barriere geografiche. La tradizione sarda di unione e supporto si è manifestata anche nel corso della giornata, amplificando l’effetto della presenza in piazza.
Memorie e inviti alla mobilitazione
Tra i partecipanti si sono notate anche due anziane attiviste di Orgosolo, Efisia Floris e Assunta Biscu, che, da storiche protagoniste della rivolta di Pratobello, hanno voluto ribadire l’importanza di non abbassare la guardia. Le loro parole, cariche di esperienza e passione, hanno fatto eco tra i manifestanti, richiamando all’unità e alla perseveranza nella lotta per i diritti.
L’attenzione non si esaurisce con questa manifestazione. Infatti, Eleonora Tiana, rappresentante di Sa Retza des is studentes, ha lanciato un appello per un nuovo raduno previsto per sabato alle 17 in piazza Garibaldi. L’incontro mira a contestare il decreto 1660, ritenuto repressivo e contrario alla libertà di dissenso. La mobilitazione continua, segno che la lotta contro le politiche delle rinnovabili è ben lontana dall’essere conclusa.
Con questa giornata di protesta, Cagliari ha dimostrato che la voce della cittadinanza è viva e pronta a far sentire il suo peso nelle decisioni riguardanti il futuro della regione. La partecipazione attiva e consapevole dei cittadini rappresenta un tassello fondamentale per costruire una società che ascolti e rispetti le esigenze e i desideri della sua popolazione.