Il bosco di Sa Roda Manna, un angolo incontaminato delle montagne di Scano Montiferro, si prepara a riaprire le porte a visitatori e amanti della natura, grazie a un’importante opera di rigenerazione. Con un investimento regionale di 150mila euro, i lavori di ripristino e valorizzazione dell’area protetta hanno raggiunto la fase conclusiva. Questo intervento non solo mira a tutelare la biodiversità della forestale, ricca di agrifogli, ciliegi selvatici, roverelle e lecci, ma anche alla promozione dell’educazione ambientale.
Gli interventi di rigenerazione
Le opere eseguite nel bosco di Sa Roda Manna hanno riguardato vari aspetti cruciali per la salvaguardia dell’ambiente. Tra i principali interventi realizzati, si evidenziano la pulizia del bosco e il ripristino dei muri a secco, elementi storici che caratterizzano il paesaggio locale. È stata inoltre migliorata la cartellonistica per fornire informazioni dettagliate sulla flora e la fauna presenti, oltre a installare una bacheca informativa che narra la storia e le tradizioni legate all’area.
Un ulteriore elemento di significato è il restauro dell’edificio in pietra, che sarà trasformato in un centro di educazione ambientale. Questo spazio sarà dedicato a laboratori, incontri e corsi, rendendolo un punto di riferimento per chi desidera approfondire la conoscenza delle risorse naturali e della cultura locale. Infine, sono state preziosamente curate le strade di accesso, garantendo una fruibilità sicura e sostenibile per tutti gli escursionisti e visitatori.
Il futuro di Sa Roda Manna
Guardando al futuro, il sindaco Antonio Flore Motzo sottolinea l’importanza di sviluppare ulteriormente Sa Roda Manna come attrattore turistico e ambientale. Con una visione chiara e strategica, il comune intende salvaguardare il patrimonio naturale da potenziali minacce di tipo eolico e speculativo, migliorando al contempo il tessuto economico locale attraverso un turismo sostenibile. L’obiettivo è quello di valorizzare l’area in modo responsabile, trasformando le risorse ambientali in opportunità economiche, senza compromettere l’equilibrio ecologico.
In questo contesto, il finanziamento regionale si inserisce all’interno di una più ampia serie di interventi destinati a proteggere le zone di particolare interesse naturalistico, comprese quelle della Rete Natura 2000. Questo approccio è percepito come un segnale di rinascita per la comunità locale, soprattutto dopo la devastazione causata da incendi e problematiche legate all’agrivoltaico eccessivo. Le parole del sindaco mettono in evidenza un crescente impegno nel promuovere la cultura e la storia della Regione, con particolare attenzione ai legami tra turismo e tradizioni locali.
Un ecosistema di progetti sostenibili
La valorizzazione di Sa Roda Manna non è un’iniziativa isolata, ma si integra strategicamente con altri progetti ambientali in fase di realizzazione nella medesima area. L’implementazione del parco archeo-ambientale Riu Mannu e le ricerche storiche e archeologiche legate al progetto Iscanu rappresentano solo alcune delle iniziative che mirano a preservare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale della zona. La tutela di strutture storiche come il nuraghe Nuracale e il restauro dei mulini di Sant’Antioco sono passi fondamentali per attrarre visitatori e promuovere un turismo consapevole.
Queste azioni sono tutte parte di un più ampio piano volto a costruire una Green Community, promuovendo i valori della natura e delle tradizioni locali come fondamento per il progresso della comunità. Attraverso un’attenzione rinnovata per l’ambiente e per le sue risorse, Scano Montiferro si propone come modello di sviluppo sostenibile, pronto a valorizzare la sua storia e la sua bellezza naturale nel rispetto del pianeta.