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Stadio Gigi Riva: i lavori slittano e il degrado continua a dilagare

Stadio Gigi Riva: i lavori slittano e il degrado continua a dilagare

L’incertezza sulla ristrutturazione dello stadio Gigi Riva persiste, con lavori in ritardo e una struttura in degrado, suscitando preoccupazioni tra tifosi e cittadini per il futuro del Cagliari Calcio.
Stadio Gigi Riva: i lavori slittano e il degrado continua a dilagare - Nidi di Sardegna

Il futuro dello stadio Gigi Riva continua a rimanere avvolto nell’incertezza. L’obiettivo iniziale di completare i lavori di ristrutturazione entro la fine del 2020, in occasione del centenario del Cagliari Calcio, è decisamente sfumato. La recente Conferenza dei Servizi non ha fornito indicazioni chiare sulla tempistica dei lavori, e nel frattempo, la struttura versa in uno stato di abbandono e degrado.

Un impianto storico in ostaggio del degrado

In seguito ai Mondiali del 1990, lo stadio Gigi Riva avrebbe dovuto ricevere un intervento dignitoso, sia strutturale che estetico. Invece, ciò che rimane oggi è un’immagine di desolazione. Si possono osservare decine di oggetti abbandonati, tra cui lavandini e vari mobili dei servizi igienici, con tonnellate di pannelli in cartongesso che giacciono inutilizzati. Inoltre, vernici, diluenti e prodotti chimici, destinati al trattamento del campo, giacciono sparsi, mentre le pensiline risultano danneggiate.

L’area è un vero e proprio ricettacolo di rifiuti: carta, bottiglie e erbacce invadono quello che un tempo era il terreno di gioco. Anche i seggiolini rossi e blu, iconici per il tifo sardo, ora esistono soltanto come un cumulo di rifiuti accatastati dietro la Curva Sud. La tragica condizione dello stadio non è un evento casuale; nel passato, l’impianto era stato oggetto di un’inchiesta giudiziaria dopo che la Forestale aveva scoperto una vera e propria discarica nella zona, un episodio che ha gettato un’ombra su una delle strutture sportive più emblematiche della città.

I costi della ristrutturazione e il finanziamento comunale

Per far fronte alla necessità di demolire il vecchio stadio Sant’Elia e avviare i lavori di ricostruzione, il Comune ha previsto un investimento di almeno 10 milioni di euro. Un’importo significativo, che secondo le attuali indicazioni sarà coperto attraverso un finanziamento a fondo perduto. Tuttavia, il passaggio dalla teoria alla pratica continua a rimanere incerto, creando preoccupazione tra i tifosi e gli appassionati di sport della regione.

L’assenza di un cronoprogramma chiaro e definito alimenta le paure di un ulteriore slittamento dei lavori, impedendo così al Cagliari Calcio di tornare a calcare un campo degno delle sue ambizioni. Senza un intervento risoluto e tempestivo, rischia di rimanere nulla più che un sogno il ritorno a uno stadio che possa ospitare eventi sportivi in un clima adeguato alla storia del club e alla passione dei suoi sostenitori.

Non solo sport: il valore culturale dello stadio

Lo stadio Gigi Riva non rappresenta soltanto un luogo di sport, ma è un simbolo della cultura e dell’identità sarda. La sua riqualificazione sarebbe un passo importante non solo per il calcio, ma anche per la comunità locale, che vede nello sport un momento di aggregazione e socialità. I cittadini attendono con ansia decisioni concrete da parte delle autorità competenti per comprendere se e quando questo sogno possa finalmente trasformarsi in realtà.

La lentezza del processo di ristrutturazione solleva interrogativi sul ruolo della politica e sulla capacità di realizzare progetti infrastrutturali che possano sostenere non solo il divertimento, ma anche la crescita economica e culturale della città. Solo il tempo dirà se la speranza di vedere nuovamente il Gigi Riva rinascere sarà esaudita.

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