L’inceneritore realizzato dalla Regione con un investimento di 52 milioni di euro è in attesa di avviamento ormai da tre anni, bloccando anche l’intero sistema di gestione dei rifiuti. Nonostante le promesse fatte, il silenzio attuale delle autorità competenti mette in difficoltà le famiglie dei lavoratori coinvolti, poiché l’assenza di certezze sul futuro lavorativo si fa sempre più pressante.
La crisi della Tossilo S.p.a. e la scadenza della convenzione
Lo scorso 30 settembre, la convenzione tra la Tossilo S.p.a., ente responsabile della gestione dei rifiuti in seguito a un lungo periodo di crisi, e i Comuni di Macomer e Borore, insieme al consorzio provinciale di Nuoro, è scaduta. Questo accordo rappresentava un elemento cruciale per la sicurezza economica dei lavoratori, garantendo loro comunque uno stipendio nonostante le difficoltà e i ritardi accumulati.
Questa convenzione, che fungiva da protezione per i dipendenti della Tossilo S.p.a., ha ora cessato di esistere, aggravando ulteriormente la situazione dei lavoratori che temono di ritrovarsi senza reddito. Le famiglie prospettano una situazione critica, poiché circa 25 di queste dipendono direttamente dalle retribuzioni dei membri che lavorano presso la Tossilo S.p.a. La mancanza di un rinnovo significativo della convenzione da parte della Regione Sarda oramai rischia di trasformarsi in un incubo per chi ha investito anni di lavoro in questo settore.
I lavoratori della Tossilo S.p.a. hanno espresso le loro preoccupazioni tramite un comunicato ufficiale in cui ribadiscono l’assenza di risposte definitive da parte della Regione riguardo alla richiesta di rinnovo della convenzione. Le richieste di chiarezza si sono intensificate, evidenziando l’urgenza di interventi chiari da parte delle istituzioni locali.
L’appello dei lavoratori per chiarimenti e trasparenza
I dipendenti della Tossilo S.p.a. non chiedono solo un rinnovo della convenzione, ma anche una posizione esplicita e autorevole da parte della Regione sul futuro del sistema di smaltimento rifiuti. A quattro mesi dalla delibera che prevedeva il passaggio dell’area industriale di Macomer al Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro, la situazione si complica ulteriormente, lasciando trasparire un aumento della contrapposizione tra gli enti coinvolti.
Quest’incertezza dura da troppo tempo e i dipendenti hanno evidenziato come l’attuale situazione rappresenti una rinnovata sofferenza dopo anni di indecisioni. “Meritiamo risposte e trasparenza che speriamo arrivino in fretta”, si legge nel comunicato del personale. Ogni giorno che passa rappresenta un ulteriore passo verso un baratro economico per chi vive sulla propria pelle le conseguenze di una gestione inadeguata del sistema di rifiuti.
La richiesta dei lavoratori di un intervento immediato è quindi più che mai urgente. L’assenza di un piano d’azione chiaro da parte della Regione Sarda sta generando confusione e frustrazione. L’industria rifiuti richiede una pianificazione attenta e la risoluzione di questioni spinose per garantire la stabilità del lavoro e dei diritti dei dipendenti. La situazione in cui versa la Tossilo S.p.a. non deve essere ignorata.
Senza una risoluzione all’orizzonte, il fantasma della disoccupazione incombe su coloro che credono e lavorano per un futuro migliore e più sostenibile nel settore del trattamento dei rifiuti.