Il consiglio comunale è tornato a incontrarsi per discutere della situazione critica relativa alla Casa dell’Anziano, un argomento che ha destato preoccupazione e interesse tra i cittadini. La discussione si è accesa dopo un’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Macomer 2030, rappresentato da Luca Pirisi e Luciana Uda. L’argomento principale era se procedere con la ristrutturazione dell’edificio che ha subito un crollo del soffitto o se cercare alternative per accogliere gli anziani attualmente trasferiti in diverse strutture. Le risposte, purtroppo, non hanno soddisfatto del tutto le attese dei consiglieri.
La situazione attuale della casa dell’anziano
Dal 5 settembre scorso, la Casa dell’Anziano di Viale Nenni è stata dichiarata inagibile, a seguito di un crollo che ha messo in sicurezza gli ospiti. Attualmente, i 21 residenti sono stati trasferiti in altre istituzioni del territorio, ma la ricerca di una soluzione duratura è diventata una priorità per l’amministrazione comunale. Durante la seduta del consiglio, Maria Luisa Muzzu ha fornito aggiornamenti su questa problematica, evidenziando che la situazione sta venendo attentamente monitorata.
L’amministrazione ha già incaricato un ingegnere strutturista per valutare lo stato dell’immobile, necessario per una relazione dettagliata riguardo ai danni, ai costi per la messa in sicurezza e all’eventuale ristrutturazione. Questo passo è fondamentale, considerando che l’analisi sarà il punto di partenza per qualsiasi futura richiesta di finanziamento. Tuttavia, i tempi previsti per l’intervento potrebbero rivelarsi piuttosto lunghi, complicando ulteriormente la situazione per gli anziani che necessitano di una sistemazione sicura e accogliente.
Le alternative e le proposte in discussione
Nel corso della riunione, è emersa la necessità di valutare alternative per garantire una sistemazione temporanea e adeguata per gli anziani. Maria Luisa Muzzu ha sottolineato che l’amministrazione ha già individuato una struttura che potrebbe rispettare le normative necessarie. Questa soluzione potrebbe essere utilizzata non solo per gli anziani ma anche per ospitare un centro diurno, contribuendo a mantenere un servizio fondamentale per la comunità.
Le considerazioni su questa nuova sistemazione non si limitano soltanto all’aspetto logistico, ma anche alla qualità della vita degli ospiti. La vice sindaca ha messo in evidenza l’importanza di trovare un luogo che possa garantire un elevato standard di benessere e sicurezza, assicurando così attenzione e cura per tutte le famiglie coinvolte. Si prevede che nei prossimi giorni l’amministrazione comunale possa definire ulteriormente il piano d’azione, per garantire una risposta immediata e appropriata alla situazione.
La reazione del consiglio comunale
La seduta ha dimostrato l’impegno del consiglio comunale nell’affrontare una questione così delicata, anche se alcuni membri, come Luca Pirisi, si sono dichiarati parzialmente soddisfatti delle risposte fornite. Evidentemente, la ricerca di una soluzione deve considerare tanto l’immediato bisogno degli anziani quanto la fattibilità a lungo termine. La preoccupazione per il benessere degli ospiti e la qualità delle strutture di accoglienza dovrebbe rimanere un obiettivo primario per l’amministrazione.
Il dibattito continuerà nelle prossime riunioni, con la speranza di giungere a una decisione condivisa e basata su analisi concrete riguardo alla ristrutturazione dell’edificio e sul reperimento di strutture alternative utili per garantire la giusta assistenza a una parte vulnerabile della comunità.