Le più recenti statistiche sulla popolazione anziana nel territorio della Asl di Cagliari offrono un quadro dettagliato delle condizioni di vita degli ultra 64enni. Con un campione di oltre 141.000 persone, l’indagine evidenzia aspetti significativi riguardo a stato civile, istruzione, difficoltà economiche e salute. Questi dati, realizzati nel biennio 2022-2023, si pongono in linea con le celebrazioni della Giornata mondiale della persona anziana, che si svolgerà l’1 ottobre.
Demografia e stato civile della popolazione anziana
Il numero totale di ultra 64enni residenti nella Asl di Cagliari è di 141.752, di cui 62.441 uomini e 79.311 donne. L’età media in questa fascia demografica è di circa 75,5 anni, mostrando una leggera variazione tra i generi. Circa il 61% di queste persone vive in coppia, mentre il 24% ha perso il coniuge. Il restante gruppo è formato da individui con separazioni o divorzi, e da celibi o nubili. Questi dati, raccolti attraverso il sistema di sorveglianza Passi d’Argento, sono emersi da un campione di 447 persone intervistate telefonicamente, escludendo chi è ospite in Residenze Sanitarie Assistenziali .
La predominanza di donne tra gli ultra 64enni è un trend comune in molte società, rendendo evidente come le donne vivano più a lungo degli uomini. Comprendere le dinamiche familiari di questo gruppo è cruciale, specialmente nel contesto di un’assistenza crescente per la popolazione anziana. La struttura familiare gioca un ruolo fondamentale nel supportare gli anziani, non solo dal punto di vista emotivo ma anche pratico, dove una parte significativa della popolazione affida la propria assistenza a familiari o amici.
Istruzione e condizione economica
L’analisi dell’istruzione tra gli ultra 64enni della Asl di Cagliari rivela risultati interessanti. Il 71,1% degli intervistati possiede un diploma, una percentuale superiore rispetto al dato nazionale, fissato al 65,3%. Questa maggiore propensione all’istruzione può riflettere cambiamenti culturali e socioeconomici avvenuti nel corso degli anni, influenzando le generazioni più giovani e, di riflesso, anche quelle anziane.
Dal punto di vista economico, il 50% del campione non riporta difficoltà finanziarie, mentre la restante metà si divide equamente tra chi ha qualche problema e chi fatica a sostenere le spese quotidiane. Questa condizione di precarietà economica potrebbe avere ripercussioni significative sulla qualità della vita degli anziani, limitando l’accesso a servizi essenziali e influendo sulla loro salute complessiva. La segmentazione di questi dati mette in luce la necessità di politiche sociali mirate, in grado di supportare le fasce più vulnerabili.
Salute e attività fisica tra gli ultra 64enni
La salute degli ultra 64enni nella Asl di Cagliari è un tema di particolare rilevanza. Circa il 51% del campione dichiara di soffrire di una o due patologie croniche, mentre l’11% affronta tre o più malattie. Questa incidenza di problemi di salute cronici è in linea con le tendenze nazionali, dove la gestione delle malattie è un aspetto cruciale per il benessere degli anziani. La rilevazione di 18% di individui che necessitano assistenza da parte di familiari o persone di fiducia evidenzia ulteriormente l’importanza del supporto interpersonale in questo gruppo di popolazione.
Per quanto riguarda l’attività fisica, si registra una preoccupante propensione al coinvolgimento sedentario, con quasi il 30% del campione che non pratica alcuna forma di esercizio. Solo il 12% dedica tempo a ginnastica dolce, mentre appena l’1,4% si cimenta in sport più impegnati come ciclismo o corsa. Queste statistiche riflettono una potenziale necessità di programmi di promozione della salute fisica per gli anziani, adattati alle loro esigenze. Inoltre, il 51% degli intervistati sostiene di seguire una dieta raccomandata, con l’80% che consuma almeno tre porzioni di frutta al giorno.
Abitudini alimentari e stili di vita
Le abitudini alimentari degli ultra 64enni bolognesi, secondo l’indagine, mostrano che, pur mantenendo un consumo adeguato di frutta, oltre il 50% del campione è sovrappeso o obeso. Questo dato solleva interrogativi sulla qualità complessiva della dieta, suggerendo che la quantità di cibo non sempre corrisponde a una nutrizione equilibrata. Un altro dato degno di nota è che il 12% degli ultra 64enni è ancora fumatore, mentre il 42% ha smesso di fumare.
Le scelte alimentari e il fumo sono fattori chiave nella salute e nel benessere degli anziani, con potenziali effetti diretti sulla longevità e sulla qualità della vita. La promozione di stili di vita più sani tra la popolazione anziana è essenziale e potrebbe contribuire a ridurre l’impatto delle malattie croniche. In questo contesto, è fondamentale l’implementazione di iniziative educative e preventive, anche attraverso il supporto di nutrizionisti e esperti del settore salute.